Sardegna. 13 Ospedali di comunità con la programmazione Pnrr, compreso La Maddalena
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Rassegna Stampa
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CAGLIARI – Importanti novità nell’ambito degli ospedali di comunità in Sardegna – l’anello di congiunzione tra l’assistenza territoriale-domiciliare e quella ospedaliera.
Nell’Isola sono 13 quelli che verranno realizzati con la programmazione Pnrr: “32,7 milioni di euro a cui si aggiungono ulteriori 7,5 milioni cofinanziati dalla Regione, per un totale di oltre 40,2 milioni di euro declinati nel programma di investimenti approvato dalla Giunta regionale – spiega il presidente Christian Solinas a L’Unione Sarda: circa 11,4 milioni di euro all’Asl 1, per quattro presidi:
- due a Sassari e uno rispettivamente a Ploaghe e a Ozieri;
- 3,8 milioni all’Asl 2 per due presidi, a La Maddalena e Tempio Pausania;
- 8,2 milioni all’Asl 3 per due presidi, a Nuoro e Sorgono;
- 3,6 milioni all’Asl 5, per Ghilarza e Bosa;
- 3,4 milioni all’Asl 7 per un presidio, a Iglesias, Santa Barbara);
- 9,8 milioni all’Asl 8, per due presidi a Cagliari”.
“Per la Sanità – riferisce il governatore – abbiamo approvato un piano da oltre 270 milioni di euro a cui abbiamo aggiunto ulteriori 21,6 milioni di risorse regionali. Il Pnrr rappresenta un’occasione importante per la nostra Isola e utilizzeremo ogni risorsa a disposizione per dare ai sardi una sanità moderna, in grado di rispondere alle necessità e alle sfide che abbiamo di fronte“.
I servizi dell’ospedale di comunità sono diretti alla gestione dei pazienti a bassa intensità di cure ma che necessitano di assistenza continuativa. “Parliamo di pazienti dimessi dai reparti specialistici che necessitano di controllo o di persone affette da patologie croniche, la cui gestione della malattia può evitare il ricorso all’ospedalizzazione“, dichiara l’assessore regionale della Sanità, Mario Nieddu, che in merito alle nuove strutture intermedie sottolinea: “Andranno a integrare le funzioni dei presidi in cui sorgeranno e non comporteranno la modifica dei servizi già presenti. Parliamo quindi di un rilancio e un rafforzamento per i presidi che ospiteranno l’ospedale di comunità. Si tratta di una grande opportunità per il nostro sistema sanitario, ma è bene precisare che quanto previsto dal Pnrr non esaurisce il novero degli interventi e delle strutture previste su tutto il territorio per la realizzazione del nuovo modello sanitario“.
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