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Nuove tecnologie per aumentare la sicurezza in mare

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CAGLIARI(ansa) – La tecnologia per tenere i contatti dal mare con la terraferma in condizioni di estrema difficoltà e limitatezza di segnale.

Questa mattina è stata simulata una collisione fra due barche nella rada di Cagliari, con successiva ricerca di un disperso in mare ed evacuazione medica di un passeggero ferito, da parte della Guardia Costiera.

All’interno del terminal del molo Ichnusa, l’AdSP ha allestito una Centrale Operativa per lo scambio di informazioni col natante in difficoltà. È il test del progetto Interreg ISIDE (Innovazione per la SIcurezza DEl mare), organizzato a Cagliari dall’AdSP del Mare di Sardegna e dall’Università degli studi di Cagliari in collaborazione con la Guardia Costiera.

È stata l’occasione per sperimentare i nuovi apparati sviluppati dai partner progettuali, basati su una tecnologia accessibile (fruibile da smartphone, tablet e smartwatch) anche per l’utenza non professionale.

L’esercitazione di oggi – che segue un lungo periodo di studi avviato nel 2019, finanziato con 1 milione e 955 mila euro di fondi FESR – è la seconda in Italia, dopo quella di Genova ad aprile. “Attraverso questa esercitazione – ha spiegato Gianfranco Fancello, professore all’Università di Cagliari – abbiamo testato un nuovo sistema di comunicazione fra natante e Capitaneria, riuscendo a garantire, nonostante condizioni critiche di operatività, un flusso di informazioni chiaro, con errori umani di comprensione e di interpretazione limitati“.
Pieno sostegno a ISIDE dall’Autorità di Sistema Portuale del Mare di Sardegna, partner progettuale e organizzatrice dell’evento con la collaborazione della Direzione Marittima di Cagliari.

Il progetto, al momento in uso nel Compartimento Marittimo di Cagliari in fase sperimentale, sarà esteso entro pochi mesi su tutte le coste della Sardegna.

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