POLITICA

La Sardegna dice NO all’eolico: “impugnerà il decreto del Governo” 

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REDAZIONE – Sulla tanto dibattuta questione delle Pale Eoliche da installare nei mari della Sardegna, ieri in Consiglio Regionale il NO unanime dell’assemblea.

L’obiettivo è “tutelare i diritti dei sardi e avere una soluzione definitiva e strutturale al problema energetico, tale da poter garantire un futuro adeguato al territorio e al sistema produttivo”.

Così in una nota la Regione Sardegna ha annunciato nella tarda serata di ieri che impugnerà il decreto energia firmato dal governo il 31 marzo scorso: Il ricorso è in via di predisposizione – si legge in una nota – e sarà presentato nei prossimi giorni”.

Sull’argomento è intervenuto, con una nota, l’On.le Dario Giagoni della Lega, che ha detto: “Ieri in Consiglio Regionale abbiamo affrontato un tema tanto assai delicato che dopo tanto tempo ha visto allinearsi tutte le forze politiche presenti in un unanime NO: quello della realizzazione di parchi eolici al largo delle nostre coste.

Nessuno di noi è contrario alle rinnovabili, tutti noi ambiamo a costruire una società che si basa sempre di più su una produzione di energia pulita ma questo non può né deve avvenire permettendo che il nostro paesaggio venga deturpato da aziende che traggono beneficio economico dall’installazione di gigantesche pale eoliche a scapito del nostro ambiente.

La Sardegna vive di turismo, vive di pesca, vive di rispetto nei confronti di un mare e di un ambiente incantevole e incontaminato, non sprecherà tutto questo per divenire la colonia di altri!

L’ordine del giorno impegna il presidente della Regione a “intraprendere ogni possibile iniziativa con il Governo per una moratoria al rilascio delle concessioni per l’installazione a fini speculativi di parchi eolici, a proteggere il mare come bene comune riconosciuto ed identitario della Sardegna, ad aggiornare il Piano energetico regionale e disegnare una mappa delle fonti che tenga conto delle caratteristiche peculiari dei territori”.

Domanda: Vedremo ora se il Preminente Interesse dello Stato, riuscirà a superare il NO unanime della politica Sarda?

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