CRONACA ED EVENTI

Incendi. Fine settimana da incubo in Sardegna. Barracelli e Volontariato in agitazione

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RASSEGNA STAMPA

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CAGLIARIBilancio drammatico di un weekend di incendi in Sardegna. Tra temperature roventi e campagne aride sabato 9 luglio sono stati 20 i roghi che hanno devastato l’Isola da nord a sud; domenica invece sono stati 26 su tutto il territorio regionale, sette dei quali così tanto estesi da obbligare il servizio antincendio a far decollare i Canadair.

Lo scrive oggi il quotidiano L’Unione Sarda, che fa un punto sulla situazione.

Bollino rosso nel Cagliaritanosoprattutto a Monserrato, in località “Su Termini de Susu” al confine con Sestu: il personale della Stazione del Corpo Forestale di Dolianova, a cui si è aggiunto anche l’aiuto dei colleghi a bordo dell’elicottero decollato dalle base di Villasalto, è rimasto impegnato fino a tardo pomeriggio per domare le fiamme. Necessario l’arrivo di una squadra dei Vigili del fuoco da Cagliari e un’altra di volontari delle associazioni di Monserrato.

Nel frattempo monta la protesta da parte dei Barracelli e del Volontariato della Protezione Civile. Pochi giorni fa è stato pubblicato un avviso da parte della Regione per affidare il pattugliamento antincendio boschivo lungo le strade statali e provinciali dell’Isola a privati, un milione 469mila euro per un numero minimo di 16 pick up, due operatori per ciascun mezzo per 48 giorni.

La situazione è molto grave. Per gli incendi più grossi stiamo comunque intervenendo, perché il senso di responsabilità, la coscienza e l’amore per la nostra terra ce lo impongono, ma stiamo valutando azioni eclatanti di protesta se l’assessore all’Ambiente si ostina ad andare avanti con questo bando”, avverte Emilio Garau, presidente della rappresentanza regionale del volontariato di Protezione civile.

Allo stesso modo Giuseppe Vargiu, responsabile dell’Unione barracelli: “Siamo delusi e amareggiati, vedere che la Regione tira fuori una somma ingente da dare a privati, per un’attività che possiamo fare noi che sul territorio ci siamo sempre, 24 ore su 24 e 365 giorni all’anno, con le nostre risorse, quelle dei Comuni e tanti sacrifici, è inaccettabile. Qual è l’utilità di finanziare un ‘esperimento’ che, tra l’altro, prevede un limite di 25 metri dal ciglio della strada? E al 26° metro chi interviene?”.

Ma ad intervenire – dalla sua pagina Facebook – sostenendo le tesi di Barracelli e Volontariato di Protezione Civile, anche l’On.le Dario Giagoni con la Lega in Consiglio Regionale: “Sulla campagna antincendio e il presidio delle strade ai privati sarebbe meglio un nuovo confronto per decidere se sia realmente utile e necessario.

Nell’approvazione della norma finanziaria da parte della maggioranza vi era l’intento di migliorare e garantire un maggior controllo e maggior sicurezza durante i mesi più critici in termini di incendi boschivi. Ma appare ovvio, viste anche le reazioni delle associazioni e degli organismi che operano nell’antincendio, che tale intento non può essere perseguito in questo modo. Il bando di gara qualora assegnato rischia di snaturare le azioni dei nostri volontari e soprattutto non tiene in considerazione la necessità di conoscere a fondo il territorio e i suoi eventi per poter intervenire tempestivamente e fattivamente sui medesimi. Ritengo – precisa Giagoni – effettuare una profonda riflessione tra tutte le parti in causa e decidere come sia più giusto intervenire per bloccare tale situazione venutasi a creare, auspico una riunione d’aula a brevissima scadenza per approvare con urgenza un testo di legge che vada a modificare il precedente. Con ogni probabilità le risorse destinate all’esternalizzazione del servizio potrebbero essere assai meglio destinate alle varie associazioni ed enti che da tempo si occupano di questo…”

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