Razzo cinese incontrollato nello spazio: potrebbe precipitare in Sardegna
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dalla Protezione Civile Nazionale
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ROMA – Tutti con gli occhi puntati verso il cielo. Di ora in ora si fanno sempre più accurate le previsioni sulla caduta dello stadio centrale del razzo cinese denominato “Lunga marcia 5B”, in rientro incontrollato in atmosfera.
Un fatto analogo era già successo nel 2020 e nel 2021 – (dopo il primo lancio avvenuto il 5 maggio 2020, quando lo stadio principale era caduto al largo della costa occidentale africana, mentre a maggio 2021 nell’Oceano Indiano). Ora, le ultime stime aggiornate, elaborate dall’americana Aerospace Corporation, collocano l’evento intorno alle 20.26 (ora italiana) di oggi 30 luglio, con un’incertezza di circa 6 ore. Ma la situazione rimane comunque in evoluzione: il margine di errore rimarrà sostanziale fino all’ultimo.
Oltre all’orario, resta da capire dove atterrerà. In base alle previsioni attuali di caduta, la Protezione Civile Nazionale ha fatto sapere che, dalle misurazioni, non si possono ancora escludere tre differenti traiettorie verso l’Italia. Queste ultime potrebbero interessare il Centro-Sud, in particolare Lazio (da Latina verso Sud), Molise, Campania, Basilicata, Puglia, Calabria, Sardegna e Sicilia.
«Il 60-70% degli stadi centrali dei razzi lanciati nello spazio sono soggetti a rientro incontrollato, ma di solito si tratta di oggetti molto più piccoli», ha spiegato all’Ansa Luciano Anselmo, ricercatore presso l’Istituto di Scienza e Tecnologie dell’Informazione “Alessandro Faedo” del Cnr (Isti-Cnr) ed esperto in dinamica spaziale. «In questo caso invece si parla di circa 25 tonnellate – ha precisato Anselmo – è l’oggetto più massiccio che può rientrare senza controllo».
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