La Procura di Roma indaga sui rincari del carburante
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Rassegna Stampa
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REDAZIONE – La Procura di Roma indaga sui rincari del carburante su strade e autostrade per individuare responsabilità ed eventuali speculazioni.
Gli accertamenti, sono stati disposti dal ministero dell’Economia Giorgetti, e sono stati affidati al nucleo di polizia economico-finanziaria della Guardia di Finanza di Roma, per accertare ed evitare eventuali fenomeni speculativi sui prezzi dei carburanti su strade e autostrade a seguito dello stop degli sconti sulle accise.
Il ministro delle Infrastrutture Salvini, ha detto: “Sulle accise parleremo con il presidente del Consiglio, Giorgia Meloni. Sicuramente c’è della speculazione in corso sulla benzina, ed è bene che la Finanza faccia dei controlli. Evidentemente c’è qualcuno che fa il furbo“.
Sul tavolo dei pm anche l’esposto presentato dal Codacons in ben 104 procure in cui si chiede «di indagare sui prezzi di benzina e gasolio allo scopo di accertare eventuali speculazioni o rialzi ingiustificati dei listini».
Da quando il governo ha cancellato definitivamente tutto lo sconto sulle accise, i prezzi dei carburanti continuano a crescere. La benzina vola a quota 2 euro, il gasolio viaggia verso i 2,5 euro al litro in autostrada.
Record i listini in alcune zone: a La Maddalena (caso nazionale) la benzina ha toccato i 2,087 euro al litro, 2,229 euro il gasolio. A Ischia un litro di verde costa 2,054 euro, per il diesel si vola a 2,104 euro. Sull’isola di Vulcano il gasolio ha raggiunto quota 2,349 euro al litro in modalità servito, 2,239 euro/litro la benzina.
Proibitivi i prezzi in autostrada: in modalità servito la verde arriva a costare 2,392 euro al litro sulla A1 Roma-Milano, e il gasolio viaggia verso 2,5 euro al litro (2,479 euro).
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