Tempio. Agente Penitenziario aggredito in Carcere con un pugno. 30 giorni prognosi
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Rassegna Stampa
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REDAZIONE – Il detenuto aveva chiesto di uscire dalla cella fuori dall’orario consentito. Dopo il “no” ricevuto dall’agente di polizia penitenziaria, ha atteso l’apertura prevista per sferrargli un violento pugno alla tempia.
L’aggressione è avvenuta nella sezione di alta sicurezza del carcere di Tempio Pausania.
A denunciare l’ennesimo attacco contro chi fa solo il suo lavoro è il segretario generale della Uil Pa Polizia Penitenziaria della Sardegna, Michele Cireddu, che aggiunge: «In questo caso l’agente è stato colpito a sangue freddo e non ha potuto nemmeno rendersi conto di quello che stava per succedere. Il detenuto, lo ha poi minacciato di morte mentre a stento riusciva ad uscire dalla sezione e chiamare i soccorsi».
Il poliziotto è stato trasportato d’urgenza tramite il 118 in ospedale: 30 i giorni di prognosi.
«Sono episodi che certificano la sconfitta del sistema penitenziario attuale», sottolinea il sindacalista, «questo fallimento sta inesorabilmente ricadendo sulla polizia penitenziaria costretta a sopperire a tutte le criticità subendo ogni tipo di aggressione e di angheria. Forse il Governo dovrebbe comprendere che la campagna elettorale è finita da un pezzo e gli slogan in favore della Polizia penitenziaria dovrebbero essere tradotti in fatti concreti prima che si verifichino tragedie irreparabili».
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