Il “Comitato R. Siro di La Maddalena”, parla di Sanità a La Maddalena
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COMUNICATO
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REDAZIONE – “Partendo dal Pronto Soccorso, non si può fare che i complimenti ai nostri sanitari locali, che con un grande cuore e tanta pazienza, ma soprattutto con i pochi strumenti a disposizione, continuano nella loro missione di curare in loco le situazioni di gravità minore e per i pazienti più a rischio la maggior parte delle volte gettano il cuore oltre l’ostacolo per riuscire a stabilizzarlo, per poi farlo elitrasportare in ospedali più idonei.
Passando alla Radiologia, per fortuna – nonostante la carenza di personale – continua a garantire le proprie prestazioni sette giorni su sette h24, alcune volte in base alla disponibilità dei rianimatori anche effettuando le TAC con MDC, con brevissime liste d’attesa grazie anche alla turnistica dei medici di Olbia.
Ovviamente diamo il nostro parere sulla Casa della Salute, se vogliamo vedere la situazione oggettivamente guardandola bene, non c’è nessuna o pochissima differenza tra il poliambulatorio che esisteva prima e la casa della salute ora; hanno al loro interno le stesse figure (…e magari le stesse figure di prima nel poliambulatorio non venivano…) – struttura che tra l’altro comprenderà anche il Geriatra che a breve dovrebbe arrivare. Paradossalmente le ore sono sempre quelle, non fanno prestazioni in più rispetto alle visite che facevano prima, e se vogliamo andare proprio fino in fondo – visto i tempi degli appuntamenti, evidentemente le 4/5 ore alla settimana di specialista ambulatoriale sono decisamente insufficienti.
Una cosa che va assolutamente fatta: è allineare i Cup Regionali con le strutture dei piccoli centri, informandoli dei servizi che le stesse all’interno hanno, magari iniziando ad abbattere le liste d’attesa che sono veramente da terzo mondo per alcune visite.
Ormai tutto è concentrato sull’Ospedale di Olbia, che riceve i pazienti praticamente da tutta la Gallura, e infatti a causa di questo problema e della mancanza di sanitari, sia a livello ambulatoriale sia nei reparti, i Pronto Soccorso stanno implodendo dalla grande mole di lavoro – (dai 50 ai 70 accessi quotidiani) – con le ambulanze, medicalizzata, elicottero e persone che si recano autonomamente costantemente.
La nota positiva è il Servizio a Domicilio con l’Infermiera inserita al fianco del medico, che è stato attivato e che quindi da la possibilità a chi non può recarsi a visita nella struttura, di esser seguito ugualmente e tenuto sotto controllo. Tale servizio però – almeno che non venga fatto in altri orari – toglierebbe sicuramente qualche ora alla giornata in cui lo specialista è presente per le visite, quindi, per poter esser un servizio completamente utile queste figure dovrebbero essere presenti nella Stuttura di Padule dal lunedì al venerdi, perché qualora non ci fosse questo potenziamento, alla fine i nostri concittadini si vedrebbero ugualmente obbligati ad andare in altri nosocomi fuori dall’Isola.
Ciò che è stato dato a La Maddalena – speriamo sia solo un inizio di tanti servizi – è la speranza che si pensi alle persone più abbieti, perché è vero che fino ad ora dalle promesse elettorali sono arrivate solo briciole, ma nessuno deve rimanere indietro, soprattutto quando si parla di salute.
Ad oggi siamo ancora insoddisfatti, perché visto il numero di abitanti che raddoppia o triplica durante la stagione estiva, l’Isola ha bisogno di un ospedale che possa curare in loco anche le cose poco più gravi dei codici verdi, perché non si può avere un elicottero – (perché può capitare che non sia disponibile) – che arrivi durante la settimana anche 4/5 volte, e la nostra fortuna è che non solo vola con quasi tutte le intemperie meteorologiche, ma che la maggior parte delle volte è libero e riesce ad arrivare in pochi minuti. Ciò che bisogna ricordare però, è che seppur l’elisoccorso è un servizio delicatissimo e importantissimo, deve andare a potenziare una struttura non a sostituirla come in alcuni periodi stava succedendo.
Infine, evitiamo di toccare l’argomento Medici di Famiglia, per noi inizia ad essere vista come una barzelletta. Chiunque arriva… va subito via, oppure accetta e poi decide liberamente di disdire – (per carità tutto lecito…), pensiamo però solo una cosa: se ciò accade, dipende dalla Regione e dagli Enti preposti, non solo dai medici; come dice il detto: il pesce puzza dalla testa.”
Antonio Garau
Comitato R. Siro La Maddalena
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