Parco di La Maddalena. Nasce la piscina della Costa Smeralda, voluta dal Sindaco di Arzachena

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Le opinioni del Popolo Sovrano…

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REDAZIONE – “Il Consiglio Direttivo del Parco – assente Angelo Comiti, e con il solo voto contrario di Lucia Spanu – recepisce tutte le richieste del Sindaco di Arzachena, Roberto Ragnedda – facendo diventare da oggi l’Arcipelago maddalenino – Ufficialmente – la piscina della Costa Smeralda”.

Così protestano sul Web gli operatori marittimi e i cittadini di La Maddalena dopo la decisione, quanto mai inaspettata, adottata dall’Ente Verde Maddalenino, che da allora ad oggi, sembrerebbe abbia totalmente cambiato idea sull’uso regolato del territorio del Parco Nazionale di La Maddalena.

L’eccessiva presenza antropica registrata negli specchi acquei dell’Arcipelago, aveva infatti visto L’Ente Parco proporre negli ultimi tempi una drastica riduzione degli accessi alle cale dell’Arcipelago, con – principalmente – le relative restrizioni per gli operatori marittimi locali. Ma oggi, invece, il clamoroso cambio di rotta, chiaramente di carattere politico e non ambientale, pare vada esattamente da un estremo all’altro: operatori legati, diporto indiscriminato senza limiti…

Ma a che serve un Ente Parco così Brutto?

A memoria… sono diversi i provvedimenti concernenti le misure di salvaguardia emanate dallo stesso Ente, comprese le varie proposte agli accessi contingentati: il c.d. numero chiuso. L’efficacia concreta di tali misure di salvaguardia, quindi, secondo le più recenti e passate teorie dell’Ente maddalenino, fondamentalmente, si sarebbero dovute ispirare a consentire la loro effettiva finalità di tutela ambientale – (e non dal desiderio di brillare nella sfera del potere politico, sempre più golosa… da parte del solito padroncino territoriale, modello “io sono io e voi non siete un c…“) – e dalla presenza di un adeguato servizio di vigilanza, peraltro dimenticato e mai esistito nel territorio dello stesso Parco.

Per esempio: permettere la presenza contemporanea di centinaia di bagnanti provenienti con le Unità Navali del Traffico Locale, e degli altri operatori marittimi, (a cui sono state applicate incomprensibili misure restrittive sempre più stringenti), da far ruotare ogni due-tre ore, doveva servire a difendere realmente le piccole spiagge dall’erosione, come per esempio la tanto discussa Spiaggia del Cavaliere a Budelli – (…così come hanno sempre sostenuto i geniali Parconutici).

Ma a quanto pare, ora, tutte queste teorie ambientali sono svanite nel nulla, grazie alle autorevoli pretese del Sindaco di Arzachena che abilmente è riuscito a stravolgere tutto il sistema, sempre vantato e sostenuto dai nostri ambientalisti al servizio dell’Ente Parco.

E a proposito di restrizioni nei confronti degli operatori marittimi maddalenini, in questi giorni il Dr. Vincenzo Satta – agronomo e ingegnere ambientale – proprio per capire questo sbilanciamento ambientale e con le ampie concessioni di accesso elargite al Sindaco di Arzachena, ha presentato un richiesta di accesso agli atti (vedi) per verificare, nell’interesse collettivo, gli ultimi due disciplinari approvati dall’Ente Parco, che andrebbero a colpire con la mannaia proprio il nostro sistema di fruibilità territoriale e produttivo marittimo locale, in evidente contraddizione con la recente piscina della Costa Smeralda:

  • Noleggio di unità da diporto – Assegnazione del 75% del servizio ai residenti nell’area del Parco. Adempimento di cui all’art. 1 dell’allegato DPR 17 maggio 1996 –
  • Disciplinare locazioni di unità di diporto.”

Ma al di là di ogni polemica e senza tirarla troppo alle lunghe… con queste ultime strabilianti novità, si rendono necessarie – sempre più – trasparenza, informazione e serietà per rendere le misure di salvaguardia ambientali condivise con il maggior numero di persone (residenti e turisti) e, soprattutto, si rende necessario che il Ministero dell’Ambiente sostituisca al più presto possibile questi maestosi consiglieri dell’Ente Verde, collocati dalla solita politica del poltronificio, senza tenere conto della dovuta minima e necessaria conoscenza adeguata al ruolo da ricoprire…

E’ ormai opinione diffusa: Questo Parco, a quanto pare ormai da lungo tempo, non funziona… e insiste in un solo Comune.

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