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La cinghialetta Maddy sarà curata dai veterinari di Bonassai

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REDAZIONE – La cinghilaetta Maddy, feritasi a una zampa da oltre un mese a  La Maddalena, smetterà di soffrire.

Dopo numerose segnalazioni di volontari e animalisti e perfino la pubblicazione di una petizione on line per chiedere che fosse salvata, l’assessore regionale della Difesa dell’ambiente, Marco Porcu, su segnalazione della vicesindaca Federica Porcu, ha disposto che l’animale sia ricoverato e curato nel Centro di allevamento e recupero della fauna selvatica di Bonassai, nel territorio di Olmedo.

I veterinari del Carfs hanno fatto un soprallugo a La Maddalena per predisporre la tipologia di cattura e trasferimento di Maddy nel Centro di recupero, dove le sarà fatta una diagnosi e sarà stabilito se sottoporla a terapia o a intervento chirurgico.

La cattura in sicurezza è prevista nei prossimi giorni, in collaborazione con l’Ente parco e con la Forestale. Solo dopo le opportune valutazioni dei veterinari si saprà quale potrà essere il destino della cinghialetta che da circa 40 giorni si aggira zoppicante e sofferente a La Maddalena.

A segnalare su diversi canali social la presenza di Maddy sono stati alcuni animalisti che avevano notato la cinchialetta ferita, probabilmente con una zampa fratturata. La segnalazione ha suscito molta emozione sul web e indignazione per il mancato intervento delle autorità. Appena l’appello è arrivato alle istituzioni nelle forme dovute, e non tramite social, si è subito attivato il Comune di La Maddalena che ha richiesto l’intervento dei veterinari attraverso l’assessorato regionale della Difesa dell’ambiente.

Maddy sarà ora curata e solo in secondo momento, a seconda del suo stato di salute, sarà deciso se potrà essere rimessa in natura o se dovrà continuare la sua vita in cattività.

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