A La Maddalena, siamo seduti sopra un tesoro che non riusciamo a sfruttare
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Le Opinioni
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REDAZIONE – “Il Problema è la brevità della stagione turistica. Ma uno dei grandi problemi del turismo sulla nostra isola, è la sua elevata concentrazione in alta stagione, (analizzeremo i dati a fine periodo ma il calo è’ evidente…)
La narrazione falsa di essere riusciti ad allungare di 8 mesi la stagione… comporta la congestione delle capacità di trasporto e dei servizi di accoglienza, nonché il degrado dell’ambiente naturale ed umano nell’alta stagione, ed uno scarso impiego delle risorse finanziarie ed umane nella bassa stagione.
Il problema della destagionalizzazione e il dilemma della chiusura-non chiusura, sono tra quelli, chiave nel panorama turistico isolano (…e in generale quello del sud Italia).
Infatti molti albergatori e attività non riescono a risolvere tale problema finiscono per trovarsi sull’orlo di un “circolo vizioso” con stagioni brevi per la mancata convenienza all’apertura nei mesi invernali e che non permettono loro di diluire i costi fissi, ma anzi spingono verso l’incremento delle tariffe in alta stagione.
Bisogna considerare che gli alberghi stagionali e molte attività commerciali determinano rilevanti spese di chiusura e riapertura – (lo stabile, gli impianti, gli arredi e gli spazi esterni subiscono sensibili deterioramenti e necessitano di una manutenzione assai attenta) – ed esistono inoltre una serie di imposte e di spese correnti che comunque devono essere sostenuti anche ad esercizio chiuso.
La scelta fondamentale, diventa allora tra tenere chiuso e sopportare tali costi fissi o aprire e rischiare che le entrate non coprano la somma dei costi fissi e di quelli aggiunti legati all’apertura.
A livello di destinazione turistica la situazione si presenta ancora più intricata.
A La Maddalena in bassa stagione vi sono pochi turisti e così la maggior parte dei servizi e delle attività commerciali restano chiusi.
Ma come si può sperare che arrivino i turisti se la località si presenta deserta e disfunzionale?
Occorre mettere sul piatto una soluzione serie e non uno slogan o personalismi, affinché si allunghino i tempi di apertura delle attività ricettive e il conseguente sviluppo di tutto l’indotto turistico, dando così la possibilità ai tanti lavoratori stagionali di percepire un reddito dignitoso e non dover emigrare.
Non e’ facile, ma questo non vuol dire che dobbiamo rinunciare a perseguire l’importante obiettivo di allungare la stagione turistica. Servono però scelte oculate e soprattutto condivise. Puntare sui servizi e su nuove offerte .
Si parla di una stagione da allungare. Benissimo, allora perché non puntare seriamente.
Nelle Baleari lo fanno, e il governo regionale incalzato dai sindaci investe pesantemente creando eventi di tutti i tipi.
Noi invece siamo seduti sopra un tesoro che non riusciamo a sfruttare. Un tormentone di cui, purtroppo, non si riesce a vedere la fine.
Per Maddalena la sfida futura sarà governare un sistema complesso di offerta e un mercato sempre più dinamico e in rapida evoluzione, sia in termini di domanda che di gestione durevole del territorio.
Un settore che per noi ha un impatto sull’occupazione fondamentale con positive prospettive di crescita nei prossimi anni.
Caratterizzato da un orientamento ancora più forte verso la tematizzazione, da una sempre maggiore ricerca di attività esperienziali e da un forte aumento delle modalità di accesso ai servizi online.
Occorrono Manager… non Boy Scout.”
Massimiliano Leli
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