Abusi sulle spiagge. Blitz della Guardia Costiera

La Nuova Sardegna

Scattano i sequestri della guardia costiera. Lettini, sdraio e gavitelli non autorizzati: denunce a Palau. Ristorante scoperto con 120 chili di pesce mal conservato

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Petri_cp_la_maddalenaPALAU Super lavoro per la guardia costiera di La Maddalena e Palau nell’ultimo week-end. Sequestrati sdraio, lettini e gavitelli abusivi, oltre a 112 chili di orate e astici mal conservati.

L’operazione della capitaneria ha fatto subito emergere un fenomeno in preoccupante crescita, in questo primo scorcio d’estate: la navigazione entro la fascia di mare riservata alla balneazione con l’aggravante della navigazione parallela alla costa.

Ma anche le verifiche sulla filiera della pesca e in mare non hanno avuto buon esito. «Sono stati purtroppo riscontrati numerosi illeciti- ha speigato il comandante Alessandro Petri -. In un caso, a Palau, un concessionario di stabilimento balneare aveva ampliato arbitrariamente, di ben 608 metri quadri, lo spazio a disposizione per posizionare sdraio e lettini. Il materiale balneare è stato sequestrato e il titolare della concessione segnalato all’autorità giudiziaria per abusiva occupazione di area demaniale».Di più. Nell’adiacente ristorante sono stati individuati ben 112 chili di pesce (tra orate e astici) mal conservato. Il prodotto ittico è stato confiscato e il fatto denunciato alla Pprocura . Nello specchio acqueo antistante la stessa concessione, sono stati infine trovati 4 corpi morti abusivi ai cui gavitelli erano ormeggiate 3 barche a vela e un gommone.

Inoltre, al porto di Palau, gli uomini della guardia costiera hanno scoperto due situazioni di noleggio abusivo con unità da diporto e un caso di guida di natante con patente scaduta.«Un’ulteriore denuncia – ha rimarcato Petri – è scattata nel porto della Maddalena dove due turisti francesi sono stati sorpresi mentre vendevano 2 tonni sotto misura (85 cm in luogo dei 115 previsti dalla normativa vigente)».

Il comandante ricorda ancora che la fascia di mare di 200 metri dalle spiagge frequentate da bagnanti è interdetta alla navigazione. E poi: i cavi di protezione installati dal Parco Nazionale nell’arcipelago della Maddalena hanno una funzione di protezione ambientale e non segnalano necessariamente la zona riservata alla balneazione che, in genere, è più ampia.

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