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Allarme Siccità in tutta la Sardegna. C’è il rischio di nuove restrizioni

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REDAZIONE – C’è chi prega per l’arrivo della pioggia perché, altrimenti la situazione siccità in Sardegna sarà davvero difficile.

Lo rende noto oggi il quotidiano L’Unione Sarda.

Non solo per le zone centrali, l’Ogliastra, la Nurra e l’Iglesiente, ma per tutta l’Isola: agli inizi di febbraio sono solo 958 milioni i metri cubi d’acqua stoccati negli invasi, ben 440 milioni in meno di un anno fa, e appena 52 milioni in più – ben poco, il tanto di una bagnarola – rispetto al mese precedente.

La mappa del monitoraggio riportata nell’ultimo bollettino dell’Autorità di Bacino è una distesa di bandierine rosse (emergenza) e arancioni (pericolo), con la sola diga del Liscia, in Gallura, di colore verde. Sparite le bandierine gialle (livello di vigilanza) che nel report di dicembre segnavano l’Oristanese e tutto il Campidano, serviti dal sistema Tirso-Flumendosa che, per dire, pur essendo in migliori condizioni rispetto agli altri distretti, a gennaio ha fatto scorta di appena otto milioni di metri cubi d’acqua.

Le lievi piogge di gennaio, cadute peraltro non in tutta l’Isola, hanno bagnato i campi ma il livello degli invasi non è cresciuto. Nella diga Maccheronis di Posada, per esempio, sono arrivati solo 800mila metri cubi d’acqua, e oggi l’invaso che potrebbe contenere 22 milioni di metri cubi ne conta meno di 4 milioni (il 17% della capacità). Ma anche la diga sul Liscia, l’unico invaso con la bandierina verde, ha raccolto poco più di 4 milioni di metri cubi, e oggi, riempito al 72% della capienza, è comunque ben lontano dall’81% di un anno fa.

Eppure, in questa terra che soffre la sete, gli sprechi d’acqua sono ancora enormi.

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