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All’esame della Commissione gli emendamenti Zanchetta

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Consiglio Regionale della Sardegna

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CAGLIARI – Scadeva ieri alle 16.00 il termine per la presentazione degli emendamenti alla Commissione Sanità sul riordino della Rete Ospedaliera della Sardegna.

L’on. Pierfranco Zanchetta ha depositato gli emendamenti che chiedono:

  • La riapertura del Punto nascita dell’Ospedale Paolo Merlo di La Maddalena;
  • Il mantenimento di quello dell’Ospedale Dettori di Tempio, anch’esso a rischio di chiusura perché al disotto dei 500 parti l’anno.

In considerazione che i due ospedali sono situati in zone geograficamente disagiate, con gli emendamenti si richiede il mantenimento per alleggerire i pesanti disagi dell’utenza.

Altri due emendamenti presentati da Pierfranco Zanchetta, riguardano esclusivamente l’Ospedale Paolo Merlo e sono riferiti:

  • alla riapertura del reparto di Pediatria;
  • l’attivazione della Chirurgia generale che assicuri interventi H24 per urgenze di complessità adeguata al grado di specializzazione del presidio e ricoveri in Week e Day Surgery con adeguati posti letto.

Questo ultimo emendamento intende riportare l’attività di chirurgia e programmare interventi per fare fronte anche a casi di emergenza.

Gli emendamenti verranno esaminati dalla Commissione competente la prossima settimana.

Aldila’ delle valutazioni preliminari della Commissione, gli emendamenti saranno comunque presentati in Aula nella fase di discussione della legge di riforma della nuova Rete Ospedaliera della Sardegna.

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da La Nuova Sardegna

Ospedali. Maggioranza a rischio

Il voto segreto incombe sulla riforma: nel centrosinistra divisioni complicate

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I voti segreti sono una trappola in cui il centrosinistra non vuole cadere. Quando la riorganizzazione della rete ospedaliera entrerà in aula, la riforma dovrà essere blindata o almeno al sicuro. Con questo impegno s’è concluso l’ennesimo vertice di maggioranza sulla sanità e dintorni.

Ieri scadeva la presentazione degli emendamenti, una valanga, ma fra una settimana e stavolta di martedì il centrosinistra proverà a sfoltire i molti annunciati dai partiti della coalizione. Nessuno lo dice apertamente ma chi teme le trappole vorrebbe che quelli del centrosinistra fossero condivisi prima in commissione, che è stata convocata per mercoledì, e solo in quel caso presentati in aula.

L’accordo di massima è stato raggiunto in un vertice durata oltre tre ore, presenti Pigliaru, l’assessore Luigi Arru, i capigruppo di maggioranza e i sette consiglieri-commissari del centrosinistra. L’armistizio è ufficiale però proprio alcuni uomini forti della coalizione sarebbero restii a fare passi indietro e se in aula dovessero ripresentare le proposte di modifica, potrebbero davvero esporre la giunta al rischio del voto segreto.

È un’eventualità che Pigliaru vuole scongiurare: «Sarebbe un atto di slealtà nei miei confronti», ha detto.

Le criticità. Sono sei i punti più controversi:

  • il riconoscimento del primo livello per gli ospedali accorpati di Alghero e Ozieri come ospedale di primo livello, mentre nella bozza sono solo strutture satellite di Sassari. Ma la possibile promozione sul campo avrebbe un costo aggiuntivo di 5 milioni e la copertura finanziaria non c’è ancora.
  • Poi c’è il caso Tempio che vorrebbe evitare la chiusura di ortopedia, ostetricia e pediatria, ma per tenerli aperti 24 su 24 bisogna mettere nel conto 4 milioni in più.
  • E ancora: il mantenimento del punto nascita a La Maddalena (1,5 milioni in più);
  • la promozione ad ospedale di secondo livello per il San Francesco di Nuoro (8 milioni);
  • un passaggio di grado è stato chiesto anche per Lanusei (1,6 milioni):
  • infine la conferma di medicina e chirurgia a Ghilarza.
  • In più c’è la richiesta che negli ospedali delle zone disagiate ci sia «un adeguato numero di posti letto per la chirurgia d’urgenza».

I tempi. Il centrosinistra continua a dire che vorrebbe approvare la riforma entro i primi di agosto e per questo è cominciata una trattativa con i Comuni e il Consiglio delle autonomie locali, che dovrà dare il parere sul testo della commissione.

Centrare l’obiettivo è complicato e se dovesse essere impossibile tutto sarà rinviato a settembre.

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