Alluvione. Pigliaru e Galletti a Olbia
Il Ministro Galletti a Olbia: “16 milioni subito per messa in sicurezza”
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OLBIA – Il ciclone Mediterraneo ha lasciato la Sardegna, piove ancora tra la Sardegna e la Corsica ma il peggio, almeno per quanto riguarda la nostra isola, è passato. Ora non resta che fare la conta dei danni provocati dall’enorme quantità d’acqua scaricata dal ciclone in particolare a Olbia e nella costa nordorientrale della Sardegna.
La furia del ciclone mediterraneo – in queste ore – si sta abbattendo a nord della Corsica con ingenti danni alle infrastrutture.
Le forti masse d’acqua provenienti dalle montagne stanno colpendo i centri abitati sino a giungere in maniera devastante in tutta la costa est dell’Isola Corsa.
“Mai più condoni edilizi”. Lo ha detto il ministro dell’Ambiente Gian Luca Galletti, giunto a Olbia per un sopralluogo nelle zone colpite dell’alluvione di ieri. “Olbia gode di un finanziamento di 81 milioni, 16 immediatamente disponibili – ha ribadito- gli altri all’inizio del 2016, che andranno a finanziare i lavori per quattro vasche di laminazione”. Galletti ha anche ricordato che c’è un fondo destinato ai Comuni di 12 milioni di euro per l’abbattimento degli immobili abusivi.
“Abbiamo raggiunto il primo obiettivo: evitare che vi fossero vittime nonostante la violenza dell’ evento”. Così il presidente della Regione Sardegna Francesco Pigliaru al termine di un sopralluogo sulle zone della Gallura più colpite dal ciclone. “Questo è stato il risultato migliore che avremmo potuto ottenere e ha dimostrato il grande miglioramento e il passo avanti che la Sardegna, tutta insieme, ha fatto sul fronte della Protezione civile. In passato si è costruito in maniera scellerata”.
Nel frattempo, La Procura della Repubblica di Tempio Pausania indaga sul ponte della vergogna, il ponte “diga” che ha provocato l’esondazione del rio Siligheddu e il conseguente allagamento di un intero quartiere. Un fascicolo sarebbe già stato aperto sulla vicenda del ripristino del ponte sul rio Siligheddu, già danneggiato durante il passaggio del ciclone Cleopatra nel 2013 e ricostruito con 80.000 euro di fondi straordinari della protezione civile.
Il ponte a tre arcate, che ha fatto da diga ostacolando il regolare deflusso delle acque, è stato demolito parzialmente ieri su decisione del sindaco di Olbia che si è avvalso dell’articolo 54 del Tuec (testo unico enti locali) utilizzato per affrontare situazioni di emergenza e pericolo per l’incolumità della cittadinanza.
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