
Ambiente. I Volontari delusi: “puntualmente vanificato il proprio impegno”

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Riceviamo e pubblichiamo
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REDAZIONE – Spett.le Redazione… Ho letto della tradizionale attività svolta dai volontari di “Un arcipelago senza plastica” coadiuvate dalle istituzioni che sistematicamente non fanno mancare la propria presenza a assistenza per lo svolgimento di questa encomiabile esperienza. E ho letto dell’amarezza di qualche volontario che vede puntualmente vanificato il proprio impegno a causa dell’indifferenza con cui tale azione sembra essere percepita e accolta dall’opinione pubblica.
Mi chiedo:
- In questo periodo in cui ancora vi sono pochi turisti, chi è il maleducato?
- Chi è che lascia ovunque e dovunque rifiuti di qualsiasi genere incurante del degrado che in alcune zone ha raggiunto livelli di guardia?
- Possibile che non ci si renda conto dello stato di abbandono in cui versano ad esempio i giardini sul lungomare Mirabello tra rifiuti lasciati sui tavoli, supporti divelti, cocci di bottiglia, alberi sradicati, escrementi di cani che accompagnano quanti transitano da quelle parti? Sarà per caso un’idea di educazione ambientale pari a zero?
- E che dire dei giardini “Domenico Millelire”, chiusi da tempo senza che se ne sappia la ragione?
- Perché non si vogliono realizzare aree di sosta specifiche per i camper, fornite degli opportuni servizi, impedendo così una presenza selvaggia ovunque? Se come recita un cartello “è vietato il campeggio in tutto il territorio comunale”, il camperista che si ferma sui litorali, cosa fa? “sta campeggiando” o “sta sostando”?
Non è logico rispondere che “sono turisti” quasi a voler giustificare che a loro ogni cosa è permessa! Ma la nostra isola non è fatta solo di turisti o per i turisti, è costituita da abitanti che quotidianamente ci vivono, che hanno bisogno di servizi (di cui nessuno parla), di opportunità e potenzialità che fanno fatica ad essere colte.
Come si può indifferentemente pensare, anzi essere convinti, che tutto continuerà tranquillamente così, “tanto un turista che sbarca a La Maddalena ci sarà sempre…”
- Perché si fa così fatica a “creare squadra”, a progettare in misura intelligente, valorizzando tutte le risorse di cui quest’isola gode?
Non si tratta di “chi deve fare cosa come” ma di acquisire un senso civico che fatica forse ad emergere.
Si stanno scaldando i motori in vista delle prossime elezioni comunali. Sarebbe veramente interessante che ancora prima di parlare di nomi si parlasse di progetti, di cosa veramente una futura Amministrazione, nell’ambito delle proprie competenze intende realizzare, realisticamente, senza finzioni. Anche perché i problemi, come le soluzioni, non possono essere trovate da uno solo ma hanno bisogno di condivisione.
Sarebbe interessante se si promuovessero pubblici dibattiti e confronti che esaminino le varie problematiche e priorità, individuando le conseguenti possibili strategie di risposta.
Altrimenti, se non si prova ad andare al cuore dei problemi, sarà sempre una battaglia persa.
Dino Castiglioni
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