CRONACA ED EVENTI

Ancora Green Pass falsi. “Arrestati a Ferrara due medici di base e una collaboratrice”

.

FERRARA – Due medici di base e una collaboratrice arrestati questa mattina dai militari della Guardia di finanza su ordine del Procuratore della Repubblica Andrea Garau, a disposizione del giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Ferrara. 

Misure cautelari che erano state chieste dal sostituto procuratore Ciro Alberto Savino nell’ambito dell’inchiesta Red Pass su presunti falsi Green pass rilasciati dai medici indagati a seguito di  somministrazioni fantasma del vaccino anti Covid.

Tutti e tre gli indagati sono accusati di falsità ideologica, corruzione, peculato e truffa aggravata. Sono 157 i casi di false inoculazioni accertati nel corso delle indagini che hanno permesso ai pazienti dei due professionisti di ottenere il certificato verde senza iniettarsi il siero anti Covid. Tra i pazienti degli studi medici al centro dell’indagine ci sono rappresentanti delle Forze dell’ordine, infermieri, insegnanti, commercianti e militari oltre a sacerdoti, pensionati, liberi professionisti, commercianti e studenti.

Le false inoculazioni di acqua, soluzione idrosalina o addirittura acqua avvenivano dietro compensi da 20 a 50 euro, secondo quanto accertato nel corso delle indagini. 

Il Giudice per le Indagini Preliminari presso il Tribunale di Ferrara, accogliendo la richiesta della Procura basata sulla ricostruzione dei fatti accertati dalla Guardia di Finanza, ha motivato la misura cautelare per la sussistenza di gravi indizi di colpevolezza, pericolo di reiterazione dei fatti e di inquinamento delle prove da parte degli indagati.

Ben 548 nuovi pazienti risultavano vaccinati nei quattordici giorni successivi dopo il cambio del medico. In collaborazione con l’Asl di Ferrara, non erano state evidenziate particolari circostanze che potessero giustificare un numero così alto di trasmigrazioni di pazienti, solo in pochi casi riconducibili alla cessazione dall’incarico di altri medici di medicina generale. Dalle immagini acquisite dalle fiamme gialle, sono emerse anche carenze sanitarie, come il riutilizzo più volte della stessa siringa sui pazienti, a volte anche minori.

Le indagini erano state avviate nel dicembre scorso. In particolare era stato notato che i due medici, nel giro di pochi mesi, già a partire dall’aprile dell’anno scorso, avevano registrato un incremento anomalo di pazienti, con 848 nuovi assistiti, dei quali 51 provenienti fuori provincia e regione.

.

.

.