CRONACA ED EVENTI

Appalti Asl 2. Indagati gli ex vertici

da La Nuova Sardegna

Conclusa l’inchiesta della Procura di Tempio per presunte irregolarità

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OLBIA – Una inchiesta della procura della Repubblica di Tempio portata avanti su un appalto per lavori interni all’ospedale Giovanni Paolo II e per la fornitura di strumenti sanitari e attrezzature salvavita è stata chiusa, nei giorni scorsi, dal capo dell’ufficio inquirente Domenico Fiordalisi.

Nella inchiesta sono stati indagati, ed hanno ricevuto un avviso di conclusione indagine, l’ex manager della Asl Giovanni Antonio Fadda, l’ex direttore amministrativo Mario Altana e il direttore sanitario Maria Serena Fenu.

Stando alla indagine, condotta dagli ufficiali del nucleo di polizia tributaria di Sassari, i tre avrebbero firmato, nel loro ruolo di funzionari pubblici, due delibere relative la prima alla fornitura di una dotazione di strumenti sanitari e dispositivi salvavita a favore di una ventina di aziende farmaceutiche, per un importo totale di 612 mila euro.

La seconda delibera incriminata è invece relativa all’affidamento, in corso d’opera, dei lavori di realizzazione delle sale per il trattamento di pazienti dializzati nel nuovo padiglione D2 dell’ospedale cittadino Giovanni Paolo II. Per questi lavori la Asl spese circa mezzo milione di euro.

L’indagine sarebbe partita dal alcuni esposti che avrebbero ipotizzato presunte anomalie nelle gare d’appalto per l’aggiudicazione di forniture e lavori. A questo proposito l’ex direttore amministrativo della Asl di Olbia, Mario Altana, ha spiegato quali fossero le determinazioni intraprese all’epoca.

«Premesso che ripongo, per ragioni personali, deontologiche e professionali, svolgendo l’attività di avvocato, la massima fiducia nella magistratura, mi preme sottolineare che in merito alle due delibero prese in esame dalla procura della Repubblica non vi erano presupposti tali da inficiare e non firmare quei deliberati, risalenti al 2011. Nel primo caso, quello delle forniture di materiale sanitario e strumenti salvavita, si trattava di un mero rinnovo contrattuale, giunto a scadenza, contemplato nelle clausole di aggiudicazione dall’appalto. Nel secondo caso, se non ricordo maleha spiegato il legale, il quale ha espresso perplessità nell’apprendere dell’indagine avviata nei suoi confronti e dei sui colleghisi trattava di completare i lavori in un reparto, quello per la dialisi, che erano già stati appaltati all’impresa alla quale è stato affidato il lavoro finale. Ho certezza che chiariremo ogni aspetto nelle sedi opportune».

L’indagine, condotta dal capo della Procura gallurese, è andata avanti per oltre un anno, con l’acquisizione, da parte delle Fiamme Gialle di Sassari, di tutti gli incartamenti relativi alle due delibere contestate.

Ora ai legali dei tre indagati non resta che preparare le memorie difensive e le eventuali istanze di predisporre ulteriori indagini nei tempi previsti dalla procedura penale.

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