Aumentano i femminicidi in Sardegna. In Gallura è allarme violenza sulle donne

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REDAZIONE – Anche quest’anno, il 25 Novembre sono numerose le iniziative organizzate a livello nazionale e regionale per celebrare la Giornata Internazionale contro la violenza sulle donne e sensibilizzare sul tema.

A La Maddalena, (posticipato) il 26 Dicembre, proprio in occasione della Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, presso il Teatro Primo Longobardo si terrà un convegno organizzato dall’Istituto d’Istruzione Superiore (Liceo e Nautico) con l’A.N.M.I. di La Maddalena e con la partecipazione del Comune di La Maddalena, a cui parteciperanno relatori specializzati del Centro Antiviolenza Prospettiva Donna e della ASL Gallura. Al termine dell’incontro, si svolgerà una passeggiata in corteo di Studenti e Docenti, dallo stesso Teantro Longobardo sino a Piazza Garibaldi, di fronte al Palazzo Comunale.

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Il fenomeno sempre più diffuso

In Sardegna, a dare l’allarme sul fenomeno della violenza è la Garante regionale per l’infanzia e l’adolescenza Carla Puligheddu che auspica un «intervento urgente» da parte delle istituzioni regionali per arginare questo fenomeno di violenza contro le bambine, le adolescenti e tutte le donne di qualsiasi età coinvolte, loro malgrado, in una spirale di violenza senza fine.

«Il trend – ha detto la Garante – è in continua crescita. Negli ultimi sette anni in Sardegna si sono registrati 28 femminicidi e ogni anno il numero è sempre maggiore. Nel 2024 nell’isola i femminicidi sono aumentati del 200% rispetto all’anno precedente».

Dati allarmanti illustrati anche negli Stati Generali dell’infanzia che si sono svolti a Sassari il 25 e 26 ottobre. 

La manifestazione, organizzata dalla Garante regionale per l’infanzia e l’adolescenza per provare a costruire insieme una visione del futuro migliore partendo dall’infanzia ha coinvolto professionisti, amministratori, intellettuali, poeti, scrittori, musicisti, studenti e studentesse.

«Insieme – ha affermato Carla Puligheddu – abbiamo confermato la necessità di un cambiamento culturale contra a sa volèntzia a sas fèminas. Questo progetto istituzionale, culturale e politico, unico in Sardegna, mai realizzato prima, deve avere però il pieno appoggio di tutti. La sfida di contrasto e di prevenzione della violenza di genere per essere efficace deve essere corale».

La Garante si appella a uomini e donne, Istituzioni, partiti politici: «È il momento di passare dallo studio del fenomeno ai fatti. In Su Manifestu il documento elaborato dal comitato scientifico al termine degli Stati generali abbiamo evidenziato le fragilità dei servizi, i bisogni silenziosi dell’infanzia, le difficoltà delle famiglie, le inquietudini delle comunità. Ora è necessario tradurre tutto questo in politiche attive di ampio respiro dicendo basta a interventi parziali e disorganici».

La piaga della violenza sulle donne coinvolge anche la Gallura e, in particolare la città di Olbia. L’ultimo caso riguarda l’arresto di un uomo per aver posto atti persecutori e minacce di morte nei confronti della ex compagna. L’olbiese, nonostante sia stato sottoposto agli arresti disciplinari, ha continuato a tormentare nei giorni seguenti la donna e così il tribunale di Tempio ha inasprito la misura, portandolo nel carcere di Bancali.

Dall’inizio dell’anno a Olbia si sono verificati diversi casi di violenza domestica e c’è anche un altro tentato femminicidio, avvenuto nei primi mesi del 2024. In sette anni si sono verificati tre femminicidi e un caso irrisolto che riguarda una donna scomparsa nel nulla a Olbia, nel 2022.

Due casi su tre sono avvenuti in ambito affettivo. Le vittime sono Erika Preti, la 28enne massacrata a coltellate dal suo compagno, Dimitri Fricano, mentre si trovavano in vacanza a San Teodoro nel 2017. Zeneb Badir era una giovane donna marocchina uccisa nel 2018 a Baja Sardinia da due connazionali che vivevano con lei. Lu Xian Cha è stata uccisa a Budoni nel 2017 nel suo negozio in un tentativo di rapina. Rosa Bechere è scomparsa nel 2022 in circostanze misteriose.

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