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Benzina. Codacons, a Cagliari presenta la prima “class action su rincari”. ANCI chiede i ristori

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CAGLIARI (ansa) – Contro il caro-carburante parte da Cagliari la prima azione collettiva del Codacons che aveva già annunciato l’intenzione di procedere contro “le speculazioni sui prezzi di benzina e gasolio“.

La Procura della Repubblica di Cagliari, infatti, a seguito di esposto presentato dall’associazione dei consumatori, ha avviato una indagine per “verificare possibili illeciti alla base dei rincari dei listini che hanno portato nelle ultime settimane benzina e gasolio a costare il 50% in più rispetto allo scorso annospiegaRialzi non giustificati né dalle quotazioni del petrolio, né da tagli nelle forniture presso i distributori“. 

La Codacons ha pubblicato sul proprio sito internet il modulo attraverso il quale tutti i cittadini residenti a Cagliari proprietari di automobili e tutte le imprese della provincia che operano con i carburanti possono costituirsi “parte offesa” nell’inchiesta aperta dalla Procura, “primo passo per chiedere e ottenere un risarcimento dei danni qualora dalle indagini della magistratura dovessero emergere illeciti. Tutti i cittadini possono inoltre segnalare i distributori che non hanno ridotto i prezzi alla pompa e non hanno applicato il taglio delle accise di 25 centesimi al litro, inviando foto e segnalazioni all’apposita linea Whatsapp 06 3728667”.

Nel frattempo, interviene Emiliano Deiana, presidente dell’ANCI Sardegna che chiede – in merito al Caro Energia, ristori immediati per le categorie produttive che hanno subito i rincari, una riforma di sistema a sostegno dell’economia, un nuovo piano energetico con al centro persone e imprese e non solo i profitti delle multinazionali, l’attivazione di una “zona franca rurale” che renda vantaggioso nel prossimo quinquennio vivere e produrre nelle aree più depresse della Sardegna.

Secondo il presidente dell’Anci, sono le misure necessarie per far fronte alla “situazione di estremo disagio che si respira nelle Comunità sarde e fra le categorie produttive per via dell’aumento dei costi dell’energia, dei carburanti e, in generale, delle materie prime“.

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