Budelli. Correva l’anno 2013…

harte2

…e precisamente era il 19 dicembre 2013

.

On. Andrea Orlando

Ministro dell’Ambiente e della

tutela del territorio e del mare

.

Oggetto: Osservatorio della vita marina – Isola Budelli, Santa Maria, Razzoli, La Maddalena.

.

On. Signor Ministro Orlando,

Mi consenta di attirare l’attenzione Sua e del Suo team di collaboratori sul corretto uso di finanziamenti per lo sviluppo della protezione della riserva marina della Maddalena in riferimento alla legge di stabilità, e sulla necessità di un Suo intervento.

Sono un cittadino europeo (oltre che neozelandese e non sono un “banchiere magnate”. Ho conseguito  un  Master of Science alla New York University. Lavoro per una banca e sono il responsabile per i sistemi di IT. Mi occupo di ricerca marina per mia personale passione di carattere filantropico.

Credo nella necessità di effettuare importanti investimenti nella scienza marina per assicurare alla future generazioni di poter beneficiare di crescita ambientale, culturale ed economica derivanti da corrette pratiche di gestione delle risorse.

Il mio obiettivo è sempre stato la conservazione e protezione di Budelli secondo gli ideali del Parco dell’Arcipelago, per poterne consentire il godimento attuale e per le generazioni future. Sono impegnato in favore della conservazione  dell’ambiente marino e terrestre, della biologia marina e dello sviluppo culturale ed economico Della Sardegna. Budelli dovrebbe essere un modello esemplare di come l’ecologia marina e terrestre possano essere preservate. La ricerca e di programmi di lavoro possono dimostrare che una prassi di gestione sana può comportare crescita e di imporsi a livello internazionale.

I privati e le istituzioni hanno dato prova di essere i fidati “custodi” dell’obiettivo  dello sviluppo ecologico e culturale. Adesso è il momento ideale per una collaborazione pubblico-privato in favore dello sviluppo a livello regionale. Il Parco della Maddalena ha intrapreso un’azione unilaterale per ottenere il sostegno, tramite il SEL, con la “petizione” Bonanno – Pecoraro Scanio. Ho trovato sorprendente che sia stato possibile intraprendere dei passi per modificare la legge ed ottenere fondi pubblici per acquistare appezzamenti di  terreno di proprietà privata. Si tratta di un’isola privata che è già ben protetta per i fini di carattere ambientalistico. La “petizione” non è rappresentativa degli interessi della popolazione della Sardegna né degli italiani.

Ho preso contatto direttamente con il Parco e mi è stato detto che avremmo lavorato insieme per questo progetto attraverso un processo di consultazione aperta pubblico – privato. Una volta venuto a conoscenza della petizione, ho fornito assicurazioni sia al Parco della Maddalena che al consiglio comunale ed alle autorità locali della Maddalena che si sarebbe continuato a  proteggere Budelli grazie alle regole del Parco. Mi è stato chiesto di fornire dettagli del progetto di conservazione e di indicare le mie intenzioni su impegni futuri. Mi sono incontrato con le autorità ad ottobre. Ho sottoposto loro importanti dettagli di progetti ragionevoli e di buone prassi. Tutti i documenti ed i riferimenti di esperti sono stati resi pubblicamente disponibili. Le autorità locali hanno riscontrato con favore la possibilità di lavorare insieme. A ciò si aggiunga che mi è stato richiesto di attirare investimenti con la possibilità di creare posti di lavoro nell’area e lavorare, insieme alle istanze locali, su progetti sostenibili di carattere ecologico, culturale ed economico per sostenere lo sviluppo de La Maddalena e della Sardegna.

Ho pertanto messo insieme un team di biologi marini di rinomanza mondiale provenienti dall’Italia e dall’estero – da Stati Uniti, Francia, Gran Bretagna e Nuova Zelanda –  compresi esperti di ecologia e di conservazione, tutti  entusiasti della opportunità di fare di questo parco marino e terrestre un modello esemplare di ciò che può essere ottenuto grazie ad una “partnership pubblico – privato”  – con l’obiettivo di fungere da modello per i programmi globali lungo le stesse linee della The Blue Marine Foundation e per operare in maniera analoga ed in conformità con l’ IUCN. Allego alla presente la proposta sintetica del nostro Osservatorio della vita marina.

Sono lieto di apprendere che il sindaco de La Maddalena, il consiglio comunale e personalità di spicco della comunità locale, continuano a manifestare il loro sostegno e rimangono aperti alla collaborazione. Anche loro sono contrari all’utilizzo di fondi dello Stato italiano per acquistare un’isola privata. E preferirebbero di gran lunga che questi fondi venissero impiegati per l’importante sviluppo ambientale ed infrastrutturale. Continuerò a lavorare con queste istanze locali e cercherò il sostegno lungo le linee delineate da Legambiente, dal FAI e da altri per assicurare il giusto risultato per la Sardegna. Non sembra giusto né logico impiegare fondi pubblici per acquistare un bene già protetto e tutelato, quando questi finanziamenti ben potrebbero essere meglio utilizzati per creare un miglior benessere ambientale, culturale ed economico.

Budelli ed il Parco marino de La Maddalena possono diventare un modello internazionale esemplare di conservazione marina. Sono in contatto anche  con vari enti ed istituzioni culturali ed economici per attirare ulteriore interesse ed investimenti verso la regione. Sono uno dei principali sostenitori di Landworks, il programma annuale di arte ed architettura che porta visitatori in Sardegna e porta l’arte italiana in paesi come il Giappone e l’ Australia.

In ultima istanza, per me la proprietà privata ha minore importanza di un affidamento in “custodia responsabile”. Ho un ruolo da svolgere nello sviluppo ambientale e culturale della regione ed ho intenzione di svolgerlo attirando verso la Sardegna l’interesse degli accademici e del mondo economico.

Sarei molto lieto se questo cambiamento politico fosse espressione del desiderio di tutta la popolazione della Sardegna e della volontà autentica delle autorità italiane. Tuttavia il cambiamento è  di fatto impedito da una unilaterale procedura diretta ad acquisire un’isola privata che in realtà è già ben protetta per obiettivi di conservazione e di gestione ambientale. Non penso che venga tutelato il miglior interesse della popolazione sarda e degli italiani. La petizione non è rappresentativa  dei più ampi interessi pubblici e l’attribuzione di fondi per consentire l’acquisto di un isola privata non offre una protezione maggiore. Sarebbe invece bene che questi fondi venissero attribuiti al Comune di La Maddalena che li potrà destinare ad opere essenziali.

Le mie intenzioni sono sempre state chiare e l’obiettivo primario per me è la conservazione. Ho partecipato all’asta giudiziaria con la consapevolezza che l’isola e tutta area sono ben protette e continuano ad essere di proprietà privata. Mentre mi era chiara l’esistenza del diritto di prelazione del ministero, mi pare invece che la ricerca di finanziamento pubblico per acquisto sia un approccio privo di senso ed inopportuno in un momento di ristrettezza economica ed all’esito di una procedura di petizione priva di rappresentatività

A ciò si aggiunga che non è affatto chiaro da dove arriveranno i necessari finanziamenti privati per la conservazione o per gli investimenti essenziali se adesso i finanziamenti pubblici serviranno per l’acquisto e non per la

L’attività per la protezione marina è considerevole ed il Parco rimarrà sottofinanziato se utilizza i fondi per l’acquisto di un’isola già protetta. E’ probabile che i finanziamenti necessari per la protezione e conservazione delle bellezze naturali e per ripristinare la natura dell’isola richiederanno svariati milioni di euro ed una durata di parecchi anni.

Io proseguirò a svolgere la mia attività di sviluppo. Rimango aperto a proseguire la  conversazione sullo sviluppo ambientale, culturale ed economico con le autorità, per ottenere il miglior esito per Budelli, La Maddalena, la Sardegna e l’Italia. Mi auguro che la questione possa essere oggetto di un dibattito parlamentare questa settimana, che possa chiarire il miglior uso dei fondi pubblici.  Vorrei che  Budelli potesse rimanere privata e che questi finanziamenti per lo sviluppo della Sardegna possano essere utilizzati nel modo migliore.

In ultima istanza è una questione per gli italiani di decidere come proteggere e tutelare un bene  privato, chi e come conseguire come il miglior “custode” , come attirare i finanziamenti per aiutare lo sviluppo. Lascio a Lei giudicare

I più cordiali saluti ed auguri.

Michael Harte

.

.

.

.

.

.

.

 [ti_audio media=”29267″ autoplay=”1″]