Budelli. Roma dice Massima Tutela
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Battaglia vinta da Bonanno
Dopo il Vertice al Ministero, i sardi possono stare tranquilli sulla salvaguardia
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ROMA – “I sardi possono stare tranquilli sulla tutela del patrimonio ambientale: qualsiasi possibile azione che interessi non solo Budelli ma l’intero Parco nazionale dell’arcipelago La Maddalena è vincolata al Piano del Parco, cioè garantita dalle misure di salvaguardia previste dalla legge”. Lo dichiara l’assessore della Regione Sardegna, Donatella Spano, dopo la riunione a Roma con i vertici del ministero dell’Ambiente. Durante la riunione è stato fatto il punto sulla gestione del Parco.
L’assessorato, appena il Piano recentemente modificato dall’Ente verrà presentato agli uffici regionali, proseguirà nelle fasi di valutazione da parte dei servizi tecnici, di adozione da parte dell’Esecutivo e di successivo avvio della consultazione pubblica nell’ambito della procedura di Valutazione ambientale strategica. Nel confronto è stata ribadita “una leale collaborazione istituzionale”, con scambio reciproco di informazioni e una precisazione: “sarà il territorio isolano – spiega l’esponente della Giunta Pigliaru – la sede di prossimi eventuali incontri con i privati sulla vicenda di Budelli”.
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UPC-SOCIALISTI, COMMISSARIARE L’ENTE PARCO
“Commissariare l’Ente Parco e rilanciarne le attività con il pieno coinvolgimento del Comune della Maddalena”. Sono queste le richieste avanzate dai consiglieri del gruppo Upc-Socialisti, Pierfranco Zanchetta, Antonio Gaia e Raimondo Perra, al presidente della Giunta regionale, Francesco Pigliaru, nel giorno in cui l’assessore dell’Ambiente è a Roma per un vertice sull’isola dell’Arcipelago.
I tre esponenti della maggioranza, che su questo presenteranno una mozione ad hoc, sollecitano l’intervento della Regione sul ministero dell’Ambiente “perché si ponga fine alla fallimentare gestione dell’ente Parco e si restituisca ruolo alla comunità maddalenina attraverso il coinvolgimento del Comune per realizzare insieme – ha spiegato Zanchetta – un grande e condiviso progetto di sviluppo dell’intero Arcipelago”.
Pesanti critiche sono state rivolte alla gestione del presidente Bonanno (“ha trasformato il parco nazionale in un protettorato da repubblica delle banane e l’Ente è ormai diventato un autentico verminaio”) e nell’auspicare l’avvio di una gestione commissariale Zanchetta ha sottolineato come il ruolo di garanzia e di traghettamento dell’ente potrebbe essere svolto con successo dal sindaco della Maddalena.
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NESSUN RAPPRESENTANTE FAI NELLA FONDAZIONE
Il Fondo Ambiente Italiano ha appreso dalla stampa “della presenza di un suo non meglio precisato rappresentante all’interno del Comitato di indirizzo della Fondazione Budelli onlus, che ha come fine la tutela e la valorizzazione dell’ecologia marina e terrestre dell’isola di Budelli e dell’arcipelago di La Maddalena”.
A questo riguardo il Fai precisa di “non aver mai ricevuto proposte in tal senso e di non voler far parte di questo ente, perché non ritiene accettabile che, per perseguire i propri scopi, la Fondazione Budelli onlus proponga, come ventilato, il recupero di volumetrie esistenti e la costruzione di altre infrastrutture. Molto meglio sarebbe rafforzare le strutture del Parco Nazionale di La Maddalena, senza inutili duplicazioni”. “Non sciupiamo una norma di tutela che è già stata varata – dichiara Giulia Maria Crespi, presidente onorario del Fai – L’integrità di Budelli, vero e proprio monumento naturale, deve rimanere assoluta”.
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OGNI SCUSA E’ BUONA PER AGGUANTARE LA POLTRONA!
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