Cala Gonone. Un albero precipita dal costone, una ragazza perde la vita
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Comunicato
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REDAZIONE – Nel primo pomeriggio di ieri è pervenuta alla Sala Operativa della Guardia Costiera di Olbia una segnalazione inerente la caduta di un albero dalla parete rocciosa a ridosso di Cala Biriola, nel Comune di Baunei che avrebbe colpito una persona intenta, secondo le prime informazioni raccolte, a fare snorkeling nelle acque delle cosiddette “piscine di Venere”.
La M/V CP 726, imbarcato il personale del 118, ha immediatamente mollato gli ormeggi dalla vicina Cala Gonone ed è giunta sul luogo della segnalazione individuando un gommone con a bordo la malcapitata alla quale stava già fornendo assistenza il personale sanitario presente sul luogo dell’incidente.
Il personale del 118 è stato quindi trasbordato dalla CP. 726 sul natante e ha tentato a lungo la rianimazione, mentre il convoglio formato dal mezzo nautico privato e dalla stessa M/V CP 726 faceva rientro a Cala Gonone, dove lo attendeva una ambulanza.
Poco prima delle ore 15.00, il personale del 118 dichiarava il decesso della ventinovenne originaria di Nuoro.
Ospite di amici in un residence a Siniscola, la giovane dottoressa (medico) Marina Masia, nuorese di 29 anni, era stata invitata a passare la giornata al mare a Cala Gonone con la propria famiglia.
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I FATTI – Intorno alle 14.30, nelle acque cristalline delle c.d. Piscine di Venere, la giovane dottoressa veniva colpita improvvisamente da un ramo di leccio precipitato nel punto esatto in cui in quel momento la ragazza stava nuotando.
Accanto alla giovane, nuotava anche il fratello, sfiorato dalle fronde del ramo di leccio, che ha subito lanciato l’allarme. Nel tentativo di rianimare Marina Masia, le cui condizioni sono apparse subito gravi, è stato utilizzato anche un defibrillatore. Sul posto anche l’elisoccorso di Areus e la motovedetta della Guardia Costiera con a bordo il personale del 118.
Ma, purtroppo, è stato tutto inutile.
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