
Cani e gatti avvelenati a Sestu. La rabbia dei volontari

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REDAZIONE – Cresce l’allarme a Sestu tra abbandoni di cani e gatti trovati morti, probabilmente avvelenati.
Lo scrive oggi L’Unione Sarda.
Rabbia e indignazione tra la stragrande maggioranza dei bravi cittadini e dei volontari. Non era ancora freddo il corpo di un micio trovato in un prato del quartiere Dedalo, che un altro corpicino si è visto dall’altra parte della città, nel parchetto di piazza Fra Ignazio da Laconi. E non si contano gli abbandoni; l’ultimo caso è una cucciolata di otto cagnolini, ritrovata in una stradina sterrata ancora in zona Dedalo, salvati grazie alla Polizia Locale, chiamata dai residenti. Piccole anime buone, ma che per qualcuno sono meno di oggetti, da distruggere o da buttare via.
«Sono scomparsi troppi gatti», racconta Stefania Sapienza, una delle volontarie più attive, «e altri ne abbiamo trovati morti purtroppo. Adesso siamo davvero stufi. Mi sono sentita con altre volontarie, organizzeremo una raccolta firme, chiameremo la televisione, faremo di tutto per farci sentire. Vogliamo che il Comune ci aiuti a contrastare il randagismo con sterilizzazioni, adotti misure contro la violenza e l’uccisione degli animali, sensibilizzare gli stessi abitanti, le leggi ci sono. Io stessa ho intenzione di aprire un gattile in futuro». Volontaria da tempo è anche Silvia Marroccu, che gestisce il Rifugio Amico Mio, nella campagna sestese e ospita decine di cani che aspettano solo di trovare una famiglia: «interveniamo in varie zone della Sardegna, abbiamo salvato cani maltrattati, abbandonati», spiega, «bisogna ricordare l’importanza della sterilizzazione dei cani da pastore. Se gli allevatori sterilizzano le femmine evitano problemi di salute, litigi e nervosismi, e di doversi occupare delle cucciolate. Il cane sterilizzato non cambia carattere, rimane interessato alla custodia del gregge, senza avere distrazioni; noi possiamo aiutare a sterilizzare, anche se i finanziamenti della Regione dallo scorso anno sono quasi finiti. Il numero degli abbandoni è sempre alto, si può evitare tutto questo, se solo si cambiasse la mentalità di alcune fasce della popolazione».
Accade spesso anche in campagna. Lo scorso anno una cucciolata abbandonata vicino al fiume scatenò una gara di solidarietà. Anche il Comune prova a contrastare il problema: il servizio di recupero animali randagi resta attivo e ogni anno segna spese maggiori. Ma è prevista anche una campagna di sterilizzazione, che verrà definita nei dettagli economici non appena sarà approvato il bilancio, anche se non si conoscono i tempi. La speranza dei volontari è che accada quanto prima.
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