CRONACA ED EVENTI

Cappellaci indagato per corruzione

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Presunta corruzione, “atto riservato consegnato alla stampa”

E dopo il voto, bussa la giustizia: 

“Tangente da 80mila euro”

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CAGLIARI(ansa) – La Procura di Cagliari ha aperto un’inchiesta per corruzione, peculato, truffa e bancarotta a carico di nove persone che coinvolge, tra gli altri, l’ex governatore Ugo Cappellacci, l’ex assessore all’Industria Alessandra Zedda, i commercialisti Antonio Tilocca e Piero Sanna Randaccio, colleghi di studio del neoparlamentare.

I pm Emanuele Secci e Diana Lecca ritengono che l’ex presidente della Regione sfruttando il suo ruolo abbia fatto delle pressioni per far arrivare, tramite il fondo Zernike, 750mila euro di finanziamenti pubblici a una società priva dei requisiti, ricevendo in cambio una tangente da 80mila euro.

È il nocciolo di un’inchiesta della Procura che coinvolge nove persone: Cappellacci, Sanna Randaccio, Tilocca e Mallus rispondono di corruzione e, con Zedda e Bonanni, di peculato; Mallus è accusato anche di truffa e, con Sanna, Zualdi e Bonanni, di bancarotta.

Reato contestato infine al commercialista Carlo Dessalvi che, però, per gli stessi inquirenti avrebbe rivestito un ruolo marginale.

Da questo momento e fino a quando non sarà aperta un’indagine, farò lo sciopero della fame. Lo faccio per me, per i miei figli, per i tanti cittadini onesti vittime della ‘giustizia’ e per una Giustizia vera alla quale vorrei poter ancora credere”. Lo scrive su Facebook il neoeletto alla Camera Ugo Cappellacci (Fi), al centro di un’inchiesta della Procura di Cagliari per presunta corruzione. “Oggi un atto riservato che riguarda un’indagine tanto assurda quanto fantasiosa, un atto coperto da segreto istruttorio è stato pubblicato da un giornale. Questo atto i cui contenuti, che ho appreso solo dalla stampa, mi sono oscuri, risalirebbe al novembre scorso. Questo atto è stato consegnato alla stampa 5 giorni prima delle elezioni, con l’evidente intento di condizionarne il risultato: è un illecito penale gravissimo. A questo punto chiedo e pretendo un’indagine per individuare il responsabile di questo infame reato“.

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