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Caro Benzina. Corteo di protesta a Serramanna, incontra l’Assessora Regionale Murgia

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RASSEGNA STAMPA

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ROMA(ansa) – Scatta la riduzione delle accise sui carburanti e del loro prezzo di vendita. Nella notte sono stati pubblicati in Gazzetta Ufficiale il decreto ministeriale e il decreto legge “Misure urgenti per contrastare gli effetti economici e umanitari della crisi Ucraina”. Quest’ultimo contiene le norme per gli sconti ed entra in vigore da oggi.

Benzina e gasolio costano dunque 25 centesimi in meno al litro: una boccata d’ossigeno certamente, ma non basta se si considera che il prezzo resta comunque molto più alto di quello in vigore prima della crisi ucraina e di quella che lo stesso ministro Cingolani ha definito una “speculazione”, una “truffa colossale”, parlando di rialzi dei prezzi “senza motivazioni tecniche”.

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Commercianti, agricoltori e camionisti sul piede di guerra

CAGLIARI(L’Unione Sarda) – In Sardegna, nel frattempo, Agricoltori, Commercianti, Camionisti e Artigiani si ritrovano davanti al Municipio di Serramanna, un paese che accoglie Gabriella Murgia – Assessore regionale all’agricoltura  con il 90 per cento delle saracinesche abbassate per protesta contro il caro prezzi.

Efisio Lai, agricoltore di 52 anni, saluta la rappresentante della Giunta Solinas e rompe subito gli indugi: «Non c’è solo la questione del costo del gasolio, ci sono tantissimi problemi che ci trasciniamo da anni. Le chiediamo interventi urgenti, ma non solo. La Regione deve alzare la voce con il Governo».

«Sono qui per ascoltarvi e per parlare di quanto abbiamo fatto per venire incontro alle richieste delle categorie produttive», replica Gabriella Murgia nella piazza invasa dai trattori che presidiano da una settimana il Municipio. «La nostra è una protesta pacifica. Non possiamo vivere eternamente nell’incertezza. Non vogliamo sentire promesse, ma soltanto risposte», sottolinea Davide Lilliu, commerciante di 31 anni dopo aver guidato il corteo che ha attraversato le via del paese.

Gli agricoltori ricordano che il gasolio agricolo ha toccato quota 1,60 euro a litro. Un “male” che accomuna tutto il mondo delle campagne, rappresentato dai coltivatori arrivati da Samassi, Villasor, Villacidro, Serrenti e Sanluri.

«Consiglieri e assessori regionali vadano a Roma a protestare», urla la titolare di un panificio di Serramanna. «Questi aumenti sconsiderati sono iniziati molto prima della guerra in la gente non riesce più a comprare il pane».

(La protesta s’infiamma…)

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