“Caro Consigliere Cossu… Lei si rivolge al Sindaco, ma noi preferiamo rispondere come Squadra”
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REDAZIONE – Dopo le burrascose dimissioni dalla maggioranza da parte del brillantissimo consigliere Stefano Cossu, i suoi ex compagni di avventura, gli rispondono così:
“E da qui vorremmo ripartire, dalla squadra.
Ne ha fatto parte fin dall’inizio, sposandone il progetto, casualmente però ha deciso di uscirne solo dopo un risultato elettorale, dal suo punto di vista, favorevole. E non – per citarla – ‘perché avrebbe assistito in questi anni a dei meccanismi che poco rispecchiano i suoi valori’.
Le aspirazioni personali sono legittime, ma bisogna avere la forza di dire la verità, senza indossare maschere a convenienza: quella dell’unico uomo libero, integerrimo e dall’intonsa moralità.
La parola coerenza è tanto bella quanto abusata, difficile e prezioso ne è l’utilizzo: bisogna averne la caratura, per non svuotarne il significato.
Le aspirazioni personali, il pensarsi al di sopra di tutte le logiche -anche di quelle di squadra- rendono spesso ciechi: capita, come nel suo caso, che ci si dimentichi dell’appartenenza al Partito dei Riformatori – non proprio di area progressista – per proporsi politicamente in una coalizione di centro sinistra, con tanto di citazioni berlingueriane pronte all’uso.
Capita anche di prendersi tutti i meriti per i risultati da amministratore, scordandosi che certi risultati arrivano anche e soprattutto grazie al lavoro degli altri colleghi e degli uffici.
Capita che, dal voler apparire in prima fila alle inaugurazioni di piazze o monumenti, tutto d’un tratto queste opere non siano più così importanti per la vita del paese.
Capita infine che subito dopo il risultato elettorale si chieda il posto da assessore, salvo poi decidere di passare in opposizione.
Anche coraggio è una parola bellissima, vuol dire ‘agire, prendere decisioni anche impopolari per la Città senza rinnegarle quando fa comodo‘. Ha votato il PUC, era membro della commissione Urbanistica. Lo ha fatto liberamente, oggi cerca di smarcarsi.
Ci spiace, caro consigliere Cossu, ma qui c’è molto calcolo e poco cuore.”
“Alla fine è sempre così… Quando la volpe non arriva all’uva, dice che è acerba… e allora, come in questo caso, salta un’altra finestra…”
Morale della Favola… Questo nostro Volpino di primo pelo, dopo aver assaggiato l’uva di Guardia Vecchia, vede su un altro ramo grappoli di uva più succulenta, prova a saltare per mangiarli, ma questa volta non ci riesce. Allora… invece di riflettere e ammettere i propri limiti, esclama:
“Quest’uva è acerba!”
…e per fare dispetto anche alla sua volpina, che non lo ha aiutato a saltare sull’albero,
si taglia pure gli attributi…
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ANDREA IMPAGLIAZZO
IL celebre storico, filosofo napoletano G.B, VICO del XVII sec. a.c. è passato alla storia per la sua celeberrima teoria dei “CORSI E RICORSI STORICI” secondo cui alcuni accadimenti storici si ripetono con le stesse modalità anche a distanza di molto tempo. Il precedente Sindaco di La Maddalena Avv.
Montella defenestrò il suo Vice Sindaco, il quale per l’offesa ricevuta abbandonò la sua maggioranza nel consiglio comunale e passò all’opposizione. Il fatto passò sotto silenzio e la cittadinanza lo venne a sapere soltanto dopo qualche tempo. NESSUN COMUNICATO STAMPA, NE’ PRIMA NE’ DOPO IL FATTO ECLATANTE ( MAI SUCCESSO A LA MADDALENA), DIFFERENTE SOLTANTO LO STILE!
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