Comunità del Parco. E’ polemica sui nomi
Rassegna Stampa – La Nuova Sardegna
Il Comune indica Luca Ronchi e Andrea Rotta. Ma la critica è sulle scelte fatte dal sindaco a fine mandato.
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LA MADDALENA – Il Consiglio direttivo della comunità del Parco ha i suoi nuovi componenti. Ieri a Cagliari si sono riuniti l’assessore regionale all’Ambiente, il commissario della provincia ed il sindaco Angelo Comiti. La Regione ha nominato l’ex direttore del Parco, Bruno Pagliaga; il Comune attraverso il sindaco ha indicato il suo capo di gabinetto Luca Ronchi e Andrea Rotta.
Enzo Di Fraia dovrebbe essere in quota Provincia.
Al momento manca l’ufficialità e le nomine restano solo indiscrezioni. Ma i ben informati raccontano che durante la riunione sia stato sollevato il problema della regolarità dei curriculum dei candidati.
Ora si attende dal ministro la convalida delle nomine per poi inserirle nel consiglio direttivo. Dopo questo passaggio si ricostituisce l’organo di gestione dell’ente che dovrà supportare il presidente Giuseppe Bonanno per la definizione degli indirizzi generali. Avrà la possibilità di verificare tutta la gestione in arretrato da completare. Nella prima fase il Consiglio direttivo sarà impegnato a ratificare tutte le pratiche e le decisioni assunte dal presidente. E dovrà poi relazionare al Consiglio per individuare gli indirizzi dei mandati dell’ente.
I nomi già fanno il pieno di critiche, non tanto per le persone quanto per il modo con cui sono stati scelti. Le critiche più forti arrivano dal consiglieri di minoranza Pier Franco Zanchetta che afferma: «Non c’è più senso dello Stato perché, anzi che commissariare un ente sotto inchiesta le istituzioni occupano le poltrone creando ulteriore malessere tra la collettività isolana».
Per Claudio Tollis «queste nomine sono incomprensibili. Fra qualche mese si andrà a votare . Una volta che si sa che le elezioni si faranno a maggio il sindaco non ha più l’autorità morale per fare le scelte dei nomi. Ci riserviamo di intervenire all’interno del Consiglio, anche perché c’era stata una delibera del 201 –2012 che stabiliva che le nomine passassero dal Consiglio comunale. Non entriamo nel meccanismo della valutazione delle persone però ci teniamo a sottolineare che siamo a un sistema di lottizzazione. L’aggravante sta proprio nel fatto che il sindaco è a fine mandato».
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