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Continua la protesta per il Punto Nascita

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da La Nuova Sardegna

Protesta al mare delle mamme per salvare il Punto nascita

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LA MADDALENA – La protesta delle mamme isolane contro la riforma della rete ospedaliera e la chiusura del Punto nascita non va in vacanza. Uno striscione steso in acqua recita: “Arru la nostra strada per Olbia è questa”. Poche parole ma molto chiare per far capire ancora una volta alla Regione quanto sia particolare la condizione di insularità della Maddalena.

«Viviamo su un’isolaspiegano le mamme –, la nostra strada è il mare e non possiamo essere trattati come gli altri comuni sardi che prendono la macchina e si spostano quando vogliono». Le mamme isolane ricordano quanto influisca, di fronte a una emergenza, l’obbligo di dover prendere un traghetto. «Di notte i traghetti partono ogni oraaggiungono –. I tempi per percorrere il tratto verso Olbia raddoppiano durante l’estate. E di sicuro non parliamo di un percorso agevole tra mille curve».

Dieci giorni fa due donne sono state mandate a Olbia perché il medico, considerato il raddoppio del tempo di percorrenza del tratto Olbia-Palau, non ha voluto rischiare il travaglio in ambulanza. Dopo qualche giorno sono state rimandate alla Maddalena. Una delle due dopo tre giorni è ritornata al Giovanni Poalo II per partorire.

La protesta acquatica delle mamme va di pari passo con l’altra messa in piedi all’indomani dell’ok della commissione Sanità alla riforma della rete ospedaliera.

È nato il comitato #Noalla RiFognasanitaria. Un hastag che sta colonizzando il web.

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