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Coronavirus. Continua la discesa dei contagi, ma le vittime toccano quota 30 mila

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ROMA(ANSA) – Il 50% dei nuovi contagi sono in Lombardia: qui aumentano mentre nel resto del Nord calano. Il Prof. Silvio Brusaferro (Iss): “Siamo ancora nella fase epidemica“. Pochi gli immuni. – “Stiamo ancora in fase epidemica. Il fatto che la curva dei contagi sia decrescente è positivo ed è il frutto delle misure prese e dei comportamenti degli italiani. Ciò non toglie che abbiamo nuovi casi e che la circolazione del virus sia presente nel Paese, e questo deve portarci ad adottare tutte le misure necessarie“.

L’AUDIZIONE DI BORRELLI IN COMMISSIONE: “C’è in corso un attento monitoraggio. Ed è previsto un inasprimento delle misure di contenimento in caso di fenomeni che dovessero rimarcare la ripartenza del virus.

Così il capo della Protezione Civile Angelo Borrelli ha risposto in Commissione Affari Costituzionali a chi gli chiedeva quali potessero essere gli sviluppi della Fase 2.

Misure che ha aggiunto Borrellicon i giusti comportamenti, tutti ci auguriamo che vengano limitate al massimo e annullate“.

Sui tamponi e i test non posso dare elementi – ha risposto Borrelli  – attengono al contenimento del virus. La carenza di tamponi è stata evidenziata verso fine marzo, ora non c’è più. Ci sono i criteri indicati fin dall’inizio dall’Organizzazione mondiale della sanità (Oms) e la circolare del 3 aprile del ministero della Salute, che ha la responsabilità della prevenzione. I tamponi vanno fatti con priorità a sanitari, pazienti ospedalizzati e a coloro i quali hanno sintomi“.

Relativamente alla polemica sulle mascherine protettive, Borrelli ha detto: Su 52 contratti per la fornitura di 354 milioni di mascherine, il Dipartimento della Protezione Civile ne ha annullati 13 per un totale di 37 milioni di dispositivi. Sin dall’inizio dell’emergenza sono state riscontrare notevoli difficoltà per reperire i dispositivi. Da un lato, affermato Borrelli, “è mancata una produzione nazionale”, dall’altro, “la situazione dell’epidemia nel mondo ha bloccato la possibilità per i paesi maggiormente produttori (India, Turchia, Cina in un primo momento, Russia, Romania) di  tali prodotti. A questo va aggiunta “l’improvvisa chiusura del traffico aereo internazionale” dopo la dichiarazione dell’Oms di pandemia, “tanto che il Governo ha impiegato i velivoli dell’Aeronautica militare”.

Concludendo, dei 52 contratti – per un valore complessivo di oltre 354 milioni, 22 sono stati trasferiti al Commissario per l’emergenza Domenico Arcuri, per i quali risultano prestazioni ancora da esigere.

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