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Coronavirus. Dall’inizio dell’emergenza 29mila assunzioni in meno

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Osservatorio Aspal: crollo Alberghi, Ristoranti e Bar
…poi l’Istruzione

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LA MADDALENA – Dall’inizio dell’emergenza Covid-19 in Sardegna ci sono state 29mila assunzioni in meno rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, e che non potranno essere recuperate nel corso di questa stagione.

Lo evidenzia il quarto rapporto “Covid e impatto sul mercato del lavoro in Sardegna“, elaborato dall’Osservatorio del mercato del lavoro dell’Aspal.

Quando in Italia sono stati rilevati i primi casi, in Sardegna le assunzioni erano circa duemila in più rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente – rileva lo studio – ma poi la curva ha iniziato a scendere. Con il lockdown la decrescita è stata ancor più rapida: in media durante la chiusura totale ci sono state 3mila assunzioni in meno alla settimana rispetto al 2019.

Il rapporto relativo ai primi quattro mesi del 2020 evidenzia che il settore più colpito è quello degli alberghi, ristoranti e bar: il conto parla di 14.119 assunzioni in meno con un calo dell’80% rispetto allo scorso anno.

Segue:

  • l’istruzione con – 69% (- 4.900 assunzioni),
  • noleggio e servizi alle imprese – 58% (- 3917),
  • trasporti – 66% (- 1327),
  • costruzioni – 52% (- 1.962),
  • attività artistiche – 73% (-1291).

In controtendenza il settore dei servizi domestici che ha registrato un incremento delle assunzioni del 20% (+ 707).

I contratti a tempo determinato hanno subito una flessione del 60% rispetto agli stessi mesi del 2019 (- 25.150) e quelli a tempo indeterminato del 59% (- 4.521).

Un crollo dei consumi per il 2020 pari a quasi 84 miliardi di euro, cioè -8% rispetto al 2019” – (solo nella fase iniziale della crisi); così ha stimato la situazione l’Ufficio studi di Confcommercio Nazionale sugli effetti del lockdown a causa del Coronavirus e che secondo la propria valutazione basata su una ipotesi di progressiva e graduale riapertura delle attività economiche, la previsione non è prima della data del 1° ottobre ad un ritorno ad una fase di totale normalità – che non darà – per questa stagione – la possibilità di ripartire in sicurezza, soprattutto sotto l’aspetto occupazionale e dell’indotto, che vedrà inevitabilmente ridotta la sua forza di almeno del 50% in meno.

Insomma: tempi molto duri… se non si trovano concreti rimedi!

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