Coronavirus. Sardegna blindata. I casi salgono a 19
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Aggiornamento ore 06.45 odierne
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CAGLIARI – Parte il piano straordinario della Regione per fronteggiare l’emergenza coronavirus in Sardegna con controlli e quarantena per chi raggiunge l’Isola dalla “zona rossa”, e nuove assunzioni in campo medico, infermieristico e Oss negli ospedali, mentre i casi positivi ora sono 19.
Lo rende noto questa mattina il quotidiano L’Unione Sarda.
Gli ultimi quattro sono di ieri, tutti a Cagliari. I pazienti non sono in condizioni gravi.
Il presidente Christian Solinas, per arginare i contagi, ha proposto nel pomeriggio di “congelare” per una ventina di giorni i collegamenti con la penisola – via mare e via aerea – ma ha incassato il “no” del governo.
Resta quindi in vigore l’ordinanza secondo la quale chi arriva dalla Lombardia dalle province di Modena, Parma, Piacenza, Reggio Emilia, Rimini, Pesaro, Urbino, Alessandria, Asti, Novara, Verbano-Cusio-Ossola, Vercelli, Padova, Treviso, Venezia, ha l’obbligo di comunicare la propria presenza al medico di base, al pediatra, o al servizio di sanità pubblica competente per territorio; di stare in isolamento per 14 giorni; di osservare il divieto di spostamenti e viaggi; di restare sempre raggiungibili per ogni eventuale attività di sorveglianza; di avvertire immediatamente le autorità sanitarie se dovessero comparire sintomi.
Chi sbarca nei porti e negli aeroporti deve quindi dichiarare il luogo della quarantena e un numero telefonico attraverso un apposito modulo.
Sempre di ieri il caso di Usini, dove un uomo – originario del paese e tornato dal Milanese in seguito a una visita ai figli – è stato denunciato dai carabinieri. Non solo non aveva segnalato la sua presenza alle autorità sanitarie ma, senza osservare la quarantena, è andato al bar. I gestori lo hanno avvisato dell’irregolarità ma si sono trovati di fronte al suo rifiuto.
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