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Covid. Aumentano i contagi: “la nuova ondata in Europa è cominciata”

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Crescono ovunque i contagi: calo della protezione immunitaria, abbandono delle restrizioni con maggiore mobilità e diffusione di BA.2 tra le cause che spingono la 6^ ondata.

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COVID La pandemia da Covid è tutt’altro che finita. Almeno in Europa – (ma i segnali ci sono anche in Cina).

Lo scrive oggi il Corriere della Sera.

Nelle ultime due settimane le infezioni stanno risalendo: la nuova ondata Covid è cominciata, ma non è ancora molto chiaro perché. Il dottor Eric Topol, direttore dello Scripps Research Translational Institute di La Jolla, negli Stati Uniti ha ipotizzato che la crescita di casi generalizzata potrebbe segnare l’inizio di una sesta ondata. «Ci sono segnali definitivi di una nuova ondata che sta iniziando in molti paesi europei, alcuni dei quali stanno anche mostrando un aumento dei ricoveri Covid. È difficile, a questo punto, determinare la causa: l’eliminazione o la riduzione delle restrizioni, la maggiore trasmissibilità di BA.2 o il calo della protezione immunitaria dei vaccini». Quasi certamente i diversi fattori concorrono insieme.

In tutta Europa probabilmente Omicron 2 sta spingendo un nuovo aumento dei casi ma, nonostante in alcune situazioni siano stati segnalati leggeri aumenti dei ricoveri ospedalieri, per ora nessuno Paese è in allerta. Nel Regno Unito la salita è iniziata già a fine febbraio e oggi si registrano circa 65 mila nuovi casi al giorno. Da inizio marzo i casi stanno risalendo anche in Danimarca e Francia, così come in Germania che conta addirittura 300 mila casi al giorno.

Chiudere con la pandemia sarebbe bello: ma non si tratta di un interruttore che si può spegnere quando si è stanchi e anche l’Italia, che terminerà lo stato di emergenza il 31 marzo, sta seguendo l’andamento europeo: i contagi sono in crescita ma bisognerà attendere ancora una decina di giorni per capire se anche ricoveri e terapie intensive cresceranno (il rapporto Agenas di oggi segnala che le terapie intensive sono stabili al 5% e l’occupazione dei posti letto in area non critica è al 13%).

In Danimarca e nel Regno Unito, dove la variante BA.2 è prevalente, gli studi finora condotti ipotizzano una contagiosità maggiore del 30% rispetto all’Omicron originale, già assai trasmissibile. I dati sono ancora preliminari ma se davvero fosse così ci troveremmo di fronte al virus più contagioso mai apparso sul pianeta, con un R0 tra il 15 e il 18: in assenza di contromisure una persona infetta potrebbe contagiarne altre 15-18, più del morbillo. Questa estrema trasmissibilità allarga la platea delle persone suscettibili.

Non sappiamo quando sia realmente diffusa in Italia BA.2: l’ultima flash survey dell’Istituto Superiore di Sanità risale al 31 gennaio scorso e parlava di un 3% ma è ormai trascorso troppo tempo ed è verosimile che la sotto variante sia molto più presente sul territorio italiano. Certamente in Umbria, dove i casi Covid sono in crescita, Omicron 2 è stata individuata nel 60% di 56 tamponi sequenziati lo scorso 7 marzo. Non è detto che BA.2 potrà effettivamente guidare una nuova ondata di infezioni, ma potrebbe rallentare il declino.

La buona notizia è che chi si è contagiato con Omicron dovrebbe essere protetto da BA2: la nuova sottovariante non sarebbe in grado di eludere l’immunità acquisita, almeno nel breve termine. L’Organizzazione mondiale della Sanità ha affermato che l’infezione con Omicron fornisce una forte protezione contro l’infezione BA.2.

Il generale rilassamento e l’abbandono di molte delle restrizioni in Europa (compreso l’addio alle mascherine al chiuso in alcuni Paesi) potrebbero aver contribuito alla tendenza dei nuovi contagi (come era già capitato negli Stati Uniti ogni volta che vengono allentate le misure di sicurezza). Il virologo Roberto Burioni nella sua lezione a «Che Tempo che fa» in onda domenica sera su Rai Tre con Fabio Fazio ha riportato l’esempio dell’Olanda dove la popolazione cattolica che vive al Sud festeggia con grande enfasi il Carnevale. «Dieci giorni dopo il Carnevale, le regioni dove si è registrata una maggiore incidenza di malattia sono state dove si è festeggiato il Carnevale, dove si sono verificate occasioni di contagio. La stessa cosa è successa a Colonia, in Germania, dove dopo i festeggiamenti si è registrato un aumento dei casi del 56% , con punte del 110% tra i ventenni, che hanno festeggiato con maggiore contagiosità».

In Italia le nuove vaccinazioni sono calate ulteriormente la scorsa settimana: meno di 3o mila, -25% rispetto alla settimana precedente. Ancora peggiore l’andamento delle vaccinazioni pediatriche che sono crollate e sono calate del 50% rispetto alla settimana precedente e abbiamo una copertura inferiore al 40% nella fascia di età 5-11 anni. Ancora troppo poco per evitare la circolazione del virus. Sono ancora 7 milioni gli italiani che ancora non si sono vaccinati.

Il vaccino continua a essere protettivo nei confronti del ricovero e della malattia grave, anche nei confronti di Omicron 2. Anzi secondo l’ultimo report della UK Health Security Agency relativi all’efficacia dei vaccini nel prevenire i sintomi della malattia da Covid evidenziano che fino alla nona settimana i vaccini garantiscono addirittura una protezione più alta contro BA.2. Uno studio su 21 ospedali negli Stati Uniti conferma una protezione contro il ricovero dell’86% con tre dosi di vaccino.

Tuttavia numerosi studi sottolineano il calo della protezione del vaccino nei confronti dell’infezione che varia tra il 44% e il 72%. L’ultimo citato da Burioni su studenti della Cornell University ha concluso che la protezione contro l’infezione di tre dosi di vaccino si ferma al 52%. «Senza la vaccinazione avremmo il doppio dei casi e la vaccinazione ostacola la diffusione del virus» dice Burioni. Ma intanto i contagi crescono, anche i vaccinati si contagiano e possono manifestare sintomi anche se nella stragrande maggioranza dei casi non andranno in ospedale. Dopo oltre due anni di pandemia l’abbandono delle mascherine nei luoghi chiusi sembra un’utopia e la ventilazione meccanica controllata degli ambienti, che potrebbe mitigare la diffusione del virus, non è mai stata presa seriamente in considerazione.

(Cristina Marrone)

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