Covid. “Cambiare il sistema dei colori”. Il Governo apre alle Regioni
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Obbligo di pass: è battaglia sulle eccezioni, ma non si parla di trasporti sulle Isole Minori
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LA MADDALENA – Come segnalano ripetutamente tutte le agenzie di stampa nazionali, la variante Omicron continua a diffondersi senza controllo e il Governo apre a un cambio di passo sulla gestione dell’emergenza, a partire dalla richiesta delle Regioni di riconsiderare il sistema dei colori.
Un primo spiraglio c’è sul conteggio dei ricoveri Covid, distinguendo tra positivi asintomatici e malati.
Intanto dal prossimo mese si espande l’obbligo del certificato verde, base o rafforzato, ovunque eccetto che in supermercati, alimentari, ospedali e farmacie. Il provvedimento – sotto forma di Dpcm – potrebbe arrivare in vista del prossimo Consiglio dei ministri e servirà a chiarire quanto contenuto nell’ultimo decreto anti-Covid, secondo cui il “lasciapassare base” sarà necessario dal 1° febbraio anche in uffici pubblici, servizi postali, banche e attività commerciali, ad esclusione dei servizi “necessari per assicurare il soddisfacimento di esigenze essenziali e primarie della persona“.
Ed è proprio sulle eccezioni in discussione che resta un punto interrogativo. In Sicilia per esempio, a differenza di altre località come l’apatica Sardegna, il sindaco di Messina Cateno De Luca si è accampato da ieri sul molo dove arrivano i traghetti che navigano sullo Stretto e che collegano la Sicilia alla Calabria, facendo sentire la sua voce, protestando sull’obbligo del Super Green Pass da esibire sui traghetti di linea per poter transitare sul continente: “Abbiamo superato ogni limite, e, per effetto della normativa in atto, in questo momento i siciliani sono sotto sequestro…”
Ed è quindi lo stesso problema che riguarda le Isole Minori in Sardegna – (e della stessa Isola madre rispetto al continente nazionale) – dove in particolare gli abitanti di La Maddalena e Carloforte – non vaccinati – non possono prendere il traghetto per raggiungere la terra ferma per qualsiasi altra ragione al di fuori della Scuola e/o Sanità. Ma ciò che lascia l’amaro in bocca, è la politica Sarda, che continua ad essere latitante e se ne guarda bene di far sentire la sua voce per garantire a tutti i cittadini il diritto alla continuità territoriale essenziale, da considerarsi ragionevolmente una esigenza primaria della persona, sia pur con altri sistemi di sicurezza e prevenzione che garantirebbero il corso regolare dei collegamenti stessi.
Ma con le nuove norme, commentano i giornali, sarà invece possibile andare senza carta verde dal medico, dal veterinario, andare a denunciare un reato, entrare in tribunale per testimoniare o accedere a determinate attività per esigenze urgenti di tutela dei minori, ma il dibattito al Governo è ancora aperto su altri luoghi da includere nella lista. La bozza messa a punto dal ministro della Pubblica amministrazione – Renato Brunetta (F.I.) – prevederebbe un numero limitato di eccezioni, ma il ministro dello Sviluppo economico – Giancarlo Giorgetti (Lega) – starebbe spingendo per una lista più ampia che includa anche tabaccai, edicole, librerie, negozi di giocattoli e di intimo.
Dal 20 gennaio, comunque, (così come è stato già decretato), barbieri, parrucchieri ed estetisti dovranno già chiedere il certificato verde base, quello ottenibile anche con un tampone, ai propri clienti.
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