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Covid. La Sardegna è sopra la soglia di allerta

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RASSEGNA STAMPA

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L’occupazione delle terapie intensive raggiunge il 12,3%

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ROMA – La Sardegna è l’unica regione in Italia a superare la soglia di allerta del 10% per l’occupazione di pazienti Covid nelle terapie intensive, raggiungendo il 12,3%. Lo segnala, oggi, il quotidiano L’Unione Sarda.

E’ quanto emerge dalla tabella sugli indicatori decisionali allegata al monitoraggio settimanale dellIstituto Superiore di Sanità. I valori più alti di occupazione dei reparti di area medica si rilevano invece in Umbria (41,2%), Calabria (32%) e Sicilia (26,3%). In Sardegna è al 20%. 

Su base nazionale invece, sempre secondo i dati del monitoraggio settimanale Iss-Ministero della Salute sull’andamento del coronavirus in Italia, il tasso di occupazione in terapia intensiva è stabile al 4,7% (rilevazione giornaliera Ministero della Salute al 7 aprile) contro lo stesso valore (rilevazione giornaliera Ministero della Salute al 31 marzo).

Il tasso di occupazione in aree mediche a livello nazionale sale al 15,5% (dati al 7 aprile) rispetto al 15,2% (dati al 31 marzo). 

In calo invece questa settimana incidenza e indice di trasmissibilità Rt. L’incidenza settimanale a livello nazionale è infatti pari a 776 casi ogni 100.000 abitanti (01/04/2022 -07/04/2022) rispetto a 836 ogni 100.000 abitanti della scorsa settimana (25/03/2022 -31/03/2022). Nel periodo 16 – 29 marzo 2022, l’Rt medio calcolato sui casi sintomatici è stato invece pari a 1,15 (range 1,04 – 1,30), in diminuzione rispetto alla settimana precedente (quando aveva raggiunto il valore di 1,24) e con un range che supera la soglia epidemica anche nel limite inferiore.

La percentuale dei casi rilevati attraverso l’attività di tracciamento dei contatti è in lieve diminuzione (13% vs 14% la scorsa settimana).

È in lieve aumento la percentuale dei casi rilevati attraverso la comparsa dei sintomi (38% vs 37%), mentre diminuisce lievemente la percentuale dei casi diagnosticati attraverso attività di screening (48% vs 49%). 

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