Covid-Report. In Sardegna oggi 21 contagi e 1 vittima
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CAGLIARI – Il bollettino diramato oggi dall’Unità di Crisi della Regione, segnala che in Sardegna si registrano 21 ulteriori casi di positività al COVID, sulla base di 675 persone testate. Sono stati processati in totale, fra molecolari e antigenici, 1883 test.
Il decesso segnalato riguarda un uomo di 84 anni, residente nella Provincia del Sud Sardegna.
Il tasso di positività è all’1,1%.
Aumenta il numero dei pazienti ricoverati: I pazienti ricoverati nei reparti di terapia intensiva sono 6 – (uno in più di ieri). I pazienti ricoverati in area medica sono 44 – (due in più di ieri). Sono invece 1.289 i casi di isolamento domiciliare – (stesso numero di ieri).
Situazione invariata a La Maddalena con ZERO casi.
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In Italia oggi…
ROMA – Sono 2.818 i nuovi contagi da Covid registrati oggi, con 146.725 tamponi e altri 20 decessi. Il Tasso di positività si attesta all’1,9%.
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Aumentano i contagi: si valutano limitazioni per i non vaccinati
ROMA – (ansa) – Con l’aumento constante dei contagi, potrebbe esserci una stretta sui 7 milioni di persone over 12 anni non ancora immunizzate. Questa la proposta di Guido Rasi, ex direttore dell’Ema e ora consigliere del commissario straordinario Figliuolo.
“Non si può tornare indietro”, ha detto il consulente del commissario straordinario per l’emergenza, non escludendo di prendere in considerazione il modello Austria.
Non solo vaccini. Per Roberto Speranza, infatti, restano fondamentali alcune misure come mascherine e Green pass.
“Come governo ci baseremo sull’evidenza scientifica: se sarà necessario prorogare lo stato di emergenza lo faremo senza timore. Ricordo che ad oggi la curva è in risalita“. Lo ha precisato lo stesso ministro della Salute Roberto Speranza che, sul nodo terza dose, ha assicurato: “Abbiamo tutto il necessario, non abbiamo problemi di approvvigionamento. Dobbiamo accelerare“. Sul Green pass, invece, nessuna intenzione di fare marcia indietro. “Noi pensiamo che in questo momento il Green Pass sia fondamentale, perché ci consente di tenere aperti tutti i luoghi della socializzazione, della cultura, i ristoranti, le scuole e le università. In un quadro epidemiologico diverso, faremo naturalmente tutte le valutazioni necessarie“, ha aggiunto il ministro, precisando che però in questo momento “i numeri sono in crescita“.
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