CRONACA ED EVENTI

Cristian Solinas replica alle accuse sulla megavilla: “Non c’è ipotesi di reato”

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CAGLIARI – Il quotidiano L’Unione Sarda oggi ha pubblicato un articolo in cui si riporta un ulteriore caso relativo al presidente Cristian Solinas, che questa volta, dovrebbe chiarire il caso riguardante l’acquisto per circa 1 milione di euro di una villa al Poetto di Cagliari. Il quotidiano afferma che un mese e mezzo fa, la Procura di Cagliari avrebbe aperto un fascicolo sul registro degli atti non costituenti notizia di reato proprio per questo acquisto.

Chiamato in causa più volte nell’arco di una settimana, il presidente della Regione ha deciso di pubblicare sul suo profilo Facebook una replica che mettesse fine alle polemiche.

Premesso che, come noto, tale modello riguarda notizie e/o segnalazioni chenon costituiscono reato, sono comunque a completa disposizione per chiarire ogni aspetto delle mie attività, che pur attenendo alla mia personale sfera privata sono sempre state caratterizzate da legittimità e trasparenza”.

Il presidente prosegue sottolineando il fatto che diversi dettagli riportati in un fascicolo riservato siano stati resi pubblici per costruire un caso mediatico fondato su ricostruzioni parziali e strumentali, su allusioni e accostamenti suggestivi, su gravi omissioni che orientano una lettura fuorviante”. Gli esposti, alcuni dei quali anonimi, non sarebbero, secondo il governatore, fonti attendibili.

Solinas riporta così, punto per punto, l’iter di compravendita della villa al Poetto e dei vari immobili. La prima, pubblicamente in vendita, sarebbe stata acquistata quest’anno dal governatore “con un atto pubblico, stipulando il contratto preliminare e poi l’atto definitivo davanti al notaio, sempre alla luce del sole, dando un acconto con i miei risparmi ed accendendo un mutuo di 30 anni, garantito da ipoteca a favore della Banca pari al doppio del valore”.

Il lotto confinante, invece, non sarebbe di sua proprietà e non avrebbe alcuna relazione con lo stesso, sul quale sarebbe in corso la costruzione di un altro immobile da parte di un privato imprenditore. “La circostanza dell’edificazionescrive Solinasallusivamente legata alla mia persona è clamorosamente falsa”.

Per quanto riguarda le proprietà terriere di Capoterra, acquistate nel 2002, sarebbero state messe in vendita su un sito immobiliare così da poter acquistare la nuova abitazione. “Tengo a precisareafferma il presidentedi aver conosciuto l’amministratore della società promissaria acquirente solo in occasione della sottoscrizione del contratto preliminare dinanzi al notaio”. L’atto definitvo non sarebbe ancora stato stipulato poiché la persona che si è proposta per l’acquisto avrebbe richiesto, tramite pec, una proroga del termine di ulteriori tre mesi. Tutto riportato nello scambio via mail certificata.

Infine, sulla compravendita dei quattro ettari, di cui tre edificabili, nel territorio di Capoterra, il contratto sottoscritto nel 2013 non ha visto la stipula dell’atto definitivo in quanto il promissario acquirente sarebbe deceduto, dunque il presidente avrebbe “risolto con gli eredi, ai quali ho restituito per intero la caparra a suo tempo versata mediante rogito notarile regolarmente registrato”.

Solinas conclude confermando la piena trasparenza e legittimità degli atti sotto accusa, non senza una stoccata finale al Fatto Quotidiano: Le circostanze e le gravissime allusioni riportate sono destituite di ogni fondamento.

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