Crolla il costo del POS per gli esercenti: -50% per il canone mensile e commissioni piĆ¹ basse sui pagamenti
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SOS TARIFFE – Dallo scorso 30 giugno sono scattate le sanzioni per esercenti e professionisti che non consentono ai clienti di pagare con carta invece che in contanti. Lāintroduzione di tali sanzioni rende effettiva la normativa del āPOS obbligatorioā. Dal prossimo gennaio 2023, perĆ², viene introdotta una soglia di esenzione (al di sotto della quale non scattano le sanzioni per lāesercente che rifiuta il pagamento con carta del cliente). Munirsi di un POS, in ogni caso, continua a rappresentare un costo da non sottovalutare. Secondo lāOsservatorio ConfrontaConti.it e SOStariffe.it, perĆ², nel corso degli ultimi 5 anni si ĆØ registrato un netto calo del costo del POS (-59% per il costo iniziale e -50% per il canone mensile). In calo anche le commissioni che si riducono fino ad una media di 1,23% per i pagamenti con carte Bancomat.
Con lāintroduzione delle sanzioni per esercenti e professionisti che non accettano pagamenti con carta dai loro clienti, la questione del āPOS obbligatorioā ĆØ tornata ad essere di grandissima attualitĆ nel corso di questāanno. La nuova normativa, la cui entrata in vigore ĆØ stata anticipata da gennaio 2023 a fine giugno 2023, prevede una sanzione pecuniaria di 30 euro che viene aumentata del 4% del valore della transazione per chi rifiuta un pagamento con carta.
La Manovra finanziaria introdurrĆ , dal gennaio 2023, una soglia di esenzione (fissata tra i 40 euro ed i 60 euro molto probabilmente, una decisione definitiva deve ancora essere presa, si parla di 30 euro). Per i pagamenti al di sotto di tale soglia, quindi, gli esercenti potranno rifiutare di accettare i contanti andando ad evitare la sanzione prevista dalla normativa vigenteche resterĆ valida per le transazioni di importo superiore alla soglia.
Il tema dei pagamenti al POS resta, quindi, un argomento ācaldoā delle cronache politiche ed economiche italiane. Per far luce su quelli che sono i reali costi da sostenere da parte di esercenti e professionisti, in relazione allāutilizzo del POS per accettare pagamenti, lāOsservatorio ConfrontaConti.it e SOStariffe.it ha realizzato unāindagine sui costi in Italia del POS nel 2022.
Lo studio ha preso in considerazione tutte le principali opzioni che aziende, esercenti e professionisti hanno per munirsi di un POS andando ad evidenziare sia i costi fissi (come la spesa iniziale e il canone periodico per mantenere attivo il POS) che le commissioni applicate sulle transazioni. I risultati dellāindagine sono poi stati confrontati con le rilevazioni del 2017. I dati raccolti dallāOsservatorio confermano un drastico calo dei costi del POS per gli esercenti italiani nel corso degli ultimi cinque anni.
I costi fissi del POS in Italia sono in netto calo: la spesa iniziale si riduce del 59% rispetto al 2017
Tra le principali evidenze dellāindagine si nota un drastico calo dei costi fissi da sostenere per munirsi di un POS per la propria attivitĆ . Stando ai dati raccolti dallo studio, infatti, la spesa media iniziale da sostenere per il POS ĆØ di 28 euro con un calo del 59% rispetto ai dati del 2017. CāĆØ una differenza di oltre 20 euro per la spesa iniziale da sostenere per un POS Mobile (33,28 euro) e quella per un POS Fisso (9,29 euro).
In diversi casi, inoltre, il POS non prevede alcuna spesa iniziale con gli esercenti che possono ottenere il dispositivo senza alcun esborso ma sottoscrivendo un abbonamento mensile. Da notare, inoltre, che anche per quanto riguarda i costi periodici del POS si registra un sostanziale calo rispetto ai dati raccolti dalla precedente rilevazione. Nel corso del 2022, infatti, il canone mensile medio del POS che professionisti e esercenti devono sostenere ĆØ di 8,93 euro.
Questo dato risulta essere sensibilmente inferiore rispetto a quello registrato nel 2017. Nel corso degli ultimi 5 anni, infatti, il canone mensile del POS si ĆØ ridotto del 50,7%. Da notare che scegliere un POSMobile ĆØ ancora piĆ¹ conveniente con un canone medio pari ad appena 8,73 euro al mese che conferma la praticitĆ dellāutilizzo di questa particolare tipologia di POS per accettare i pagamenti.
Complessivamente, il confronto tra 2017 e 2022 conferma il drastico calo dei costi fissi del POS in Italia. Rispetto a 5 anni fa, infatti, in media, la spesa iniziale per il POS ĆØ inferiore di circa 49 euro mentre il canone mensile si ĆØ ridotto di quasi10 euro. Munirsi di un POS per poter accettare pagamenti, quindi, ĆØ diventato molto meno costoso, sia considerando lāinvestimento iniziale che i costi di mantenimento.
Crollano le commissioni sulle transazioni con il POS rispetto ai dati di 5 anni fa
Le commissioni troppo alte sono, da sempre, uno dei fattori che spinge molti esercenti a rifiutare il pagamento tramite POS. Anche in questo caso, perĆ², il trend del settore ĆØ chiaro. Le commissioni applicate dagli istituti alle transazioni
effettuate con un POS sono in netto calo. Considerando le carte di pagamento che utilizzano il circuito PagoBancomat, ad esempio, si registra una commissione media pari allā1,23%.
Il dato ĆØ sensibilmente inferiore rispetto a quello fatto registrare dal settore nel 2017 quando un pagamento tramite il circuito PagoBancomat comportava una commissione media pari allā1,92%. In questo caso, scegliere un POS Fisso conviene di piĆ¹. La commissione applicata alla transazione ĆØ pari, in media, ad appena 1,01%. Anche i pagamenti con carte che utilizzano altri circuiti fanno segnare unāevidente tendenza al ribasso per quanto riguarda le commissioni applicate.
I dati medi rilevati dallāindagine, infatti, certificano una commissione pari allā1,35%. Si tratta di un calo netto (oltre un punto percentuale) rispetto a quanto rilevato nel 2017 quando la commissione media era pari a 2,56%. Per le commissioni, il pagamento tramite POS Fisso continua ad essere la scelta piĆ¹ conveniente per gli esercenticon una commissione media pari allā1,12% mentre per un POS mobile viene richiesta una commissione dellā1,4%.
Come sono cambiati i costi del POS negli ultimi mesi: aumenta la spesa fissa ma si riducono le commissioni
Lāindagine dellāOsservatorio si concentra anche su di unāanalisi dellāevoluzione dei costi del POS nel breve periodo. In particolare, lo studio ha messo a confronto i dati della rilevazione di agosto 2022, poche settimane dopo lāentrata in vigore delle sanzioni, con quelli relativi al mese di dicembre 2022, mentre il Governo ĆØ al lavoro per definire la soglia di esenzione per i pagamenti con carta.
Il confronto tra agosto e dicembre 2022 conferma un aumento dei costi per il POS in Italia. La scorsa estate, infatti, la spesa iniziale richiesta per il POS era di circa 23 euro mentre il canone medio era pari a poco piĆ¹ di 6 euro al mese. Di conseguenza, si ĆØ registrato un aumento del +21% per il costo fisso e del +44% per il canone mensile richiesto agli esercenti per lāutilizzo del POS.
La crescita dei costi fissi, perĆ², si accompagna ad un ulteriore calo delle commissioni. In media, infatti, la commissione per il pagamento con il circuitoPagoBancomat ĆØ passata da 1,45% a 1,23% mentre per le carte di altri circuiti il calo ĆØ ancora piĆ¹ significativo. La commissione media passa da 1,73% a 1,35%. Negli ultimi mesi, quindi, avere un POS comporta una spesa maggiore per gli esercenti ma le commissioni si stanno, piano piano, riducendo.
Quanto costa il POS a professionisti ed esercenti? Le simulazioni dellāOsservatorio
Sia i costi fissi che le commissioni legate allāutilizzo del POS sono, quindi, in netto calo. Questa tendenza si riflette sulla spesa complessiva registrata dagli esercenti. LāOsservatorio ConfrontaConti.it e SOStariffe.it, infatti, ha realizzato una serie di simulazioni per quantificare il calo percentuale registrato dalla spesa media da sostenere per lāutilizzo di un POS come strumento per accettare pagamenti.
Lāindagine ha preso in considerazione tre profili diversi. Il primo ĆØ quello del Libero Professionista che registra poche transazioni annue ma di importo medio piĆ¹ elevato. Il secondo profilo ĆØ quello di un Negoziante che vende prodotti al dettaglio e che registra piĆ¹ transazioni ma di importo medio inferiore rispetto al primo profilo. Il terzo profilo preso in considerazione ĆØ quello di un Ristoratore che fa segnare un numero molto elevato di transazioni con un importo medio ridotto.
Per un Libero Professionista si registra un calo sostanziale della spesa legata al POS. Tale calo va da un minimo del 38% (utilizzando un POS Mobile ed effettuando solo transazioni tramite circuito PagoBancomat) ad un massimo del 64% (con POS Fisso e transazioni effettuate con āaltre carteā). Percentuali simili anche per il Negoziante che registra un taglio della spesa compreso tra il 33% e il 61%.Si riducono in modo significativo anche le spese per il Ristoratore. In questo caso, il taglio della spesa legata allāutilizzo del POS ĆØ ancora una volta compreso tra il 33% ed il 61% in base al tipo di POS utilizzato e alle carte con cui viene effettuato il pagamento da parte del cliente.
E-mail: ufficiostampa@sostariffe.it
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