
Da oggi obbligo di Green pass. Gestori pronti in Sardegna: “Ma non controlleremo i documenti”

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CAGLIARI – Scatta a partire da oggi anche nell’Isola l’obbligo di green pass per entrare in ristoranti, piscine, palestre, cinema e teatri. Le sanzioni previste per chi non rispetterà l’obbligo del green pass vanno dai 400 ai 1.000 euro, sia per i cittadini, sia per gli esercenti che rischiano anche la chiusura fino a dieci giorni.
Alcuni locali hanno un addetto che si occuperà solo del controllo: “Nessuno però si sottrarrà all’obbligo di mettere in pratica le disposizioni governative, anche perché è l’unico modo per restare aperti e continuare a lavorare, oltre che per convincere le persone a vaccinarsi – dice alla stampa Nicola Murru, direttore Confesercenti di Cagliari – Non nego che ci preoccupi tutto l’insieme, non ultimo il rischio di essere multati o, dio non voglia, chiusi”.
Uno dei punti più controversi è la questione dei documenti di identità per verificare l’autenticità del green pass: “È inverosimile che ci venga chiesto anche questo, non siamo pubblici ufficiali – afferma Emanuele Frongia, coordinatore regionale Fipa-Confcommercio -. Abbiamo già tanti limiti a causa della pandemia, non possiamo averne altri, perlopiù in un’estate difficile, a corto di personale e di maestranze, che si cerca di mandare avanti. Non sarò certo io a litigare con il cliente. Assolverò ai miei compiti e se poi qualcuno farà il furbo ne pagherà le conseguenze, non potendo ricadere sull’imprenditore o sul personale l’uso scorretto del green pass”.
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