Danni G8. Si dovrebbero solo vergognare
Le allucinazioni delle Campagne Elettorali (occulte)… fanno delirare tutti…
(dal Vangelo secondo Matteo)
“Padre, perdona loro, perché non sanno quello che fanno!”
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LA MADDALENA – Il Comune di La Maddalena, come tutti sapete, ha chiesto un risarcimento danni per il G8 mancato, chiedendo al Governo Renzi e al capo della Protezione civile Franco Gabrielli…
100 milioni di euro
per la riqualificazione e riconversione mai avvenuta.
In questa lettera – inviata dal sindaco Angelo Comiti, in cui «intima l’integrale risarcimento dei danni subiti», ma dichiarandosi anche disponibile «ad aprire un tavolo di confronto, teso a valutare le eventuali soluzioni conciliative, purché sia riconosciuto e risarcito in termini concreti il danno subito dalla comunità locale», Comiti afferma – in caso contrario – di essere pronto «ad agire in tutte le sedi competenti per ottenere l’integrale risarcimento del danno, nonché per far accertare eventuali responsabilità anche sotto il profilo amministrativo e contabile».
Non si riesce a comprendere bene, però, in che tempi possa riuscire ad agire, in caso negativo della richiesta, secondo i termini di diffida da Lui annunciati, considerando che fra meno di due mesi circa la sua poltrona sarà spazzolata.
Insomma: Sarà, per caso, un’altra mossa, …da sindrome di Napoleone, che andrà a finire nell’ormai noto dimenticatoio della Compagnia Teatrale Comiti & C.?
Angelo Comiti, comunque, accusa il Governo di aver tenuto «condotte commissive ed omissive» che «hanno contribuito a creare un grave danno d’immagine, da perdita di chance, ambientale e persino qualificabile come indebita compressione del diritto e potere del Comune di programmare e pianificare un ordinato sviluppo del proprio territorio».
La Regione, invece, per evitare improvvise cadute di culo da questo exploit Napoleonico, in una nota immediatamente diffusa, usa il bastone e la carota:
– Con la carota, precisa subito la sua posizione evidenziando di voler rientrare in possesso dell’ex Arsenale di La Maddalena perché «la struttura è fondamentale» per il rilancio economico dell’Arcipelago di La Maddalena.
– Con il bastone, invece, afferma di aver già investito 450 milioni e che «non intende pagare nè il risarcimento che il lodo riconosce alla Mita Resort nè tutti i danni dovuti all’abbandono della struttura» sottolineando, più incisivamente, che il costo della «catena di errori e di cattiva politica» che ha contrassegnato la brutta vicenda del mancato G8 del 2009 a La Maddalena «non deve ricadere sui cittadini sardi».
In sostanza: Il Presidente Pigliaru, non intende assolutamente intervenire per sistemare l’ex Arsenale di Moneta… che nel frattempo se ne sta cadendo in pezzi.
La Regione – sempre nella stessa nota, pone anche in evidenza che la Protezione civile nazionale, nella sua qualità di soggetto attuatore del progetto, al termine dei lavori aveva consegnato l’ex Arsenale al concessionario Mita Resort il quale era a conoscenza, avendolo anche verificato, che le bonifiche non erano state fatte e che dunque era così impossibilitata ad aprire l’albergo in quelle condizioni, senza peraltro poter usare la darsena. Ed ecco che Erolino casca sempre in piedi… Per queste comode ragioni, dunque, Super Mita Resort tira “la sua bordata” chiamando in causa la Protezione civile ottenendone così, in un arbitrato Fate Bene Fratelli, la condanna al pagamento dei danni a suo favore…
Nessuno, però, è mai andato a vedere se l’Impresa capo fila appaltatrice dei Lavori di Bonifica (Cidonio Spa?) era socio di Mita Resort.
Infatti, Mita Resort – per partecipare al Bando di gestione dell’Ex Arsenale, ha dovuto dimostrare esperienze di gestione per le attività portuali, (così come previsto nello stesso bando di gestione dei servizi portuali e alberghieri per l’ex Arsenale di Moneta), entrando in società con una impresa abilitata a ciò… (Cidonio Spa?).
C’è da ricordare, inoltre, che il Capo Missione Guido Bertolaso, nei programmi per la realizzazione delle grandi opere in questione, non aveva previsto alcuna spesa per eventuali bonifiche a mare. Ma dopo aver preso contezza del problema, è corso al Ministero dell’Ambiente per dichiarare il sito arsenalizio S.I.N. proprio al fine di ottenere 30 milioni di euro per le improvvise bonifiche marine sopraggiunte…. definite da Bertolaso “propedeutiche“.
Ed è questa la brutta vicenda: i veri malfattori che dovrebbe risarcire Lo Stato e dunque La Maddalena, hanno invece tranquillamente mandato in fumo i 30 milioni di euro (delle c.d. bonifiche propedeutiche), peggiorando così la nostra situazione ambientale che a tutt’oggi ci tiene tutti incartati in questo disastro.
Quando Bertolaso – (così come ha dichiarato in Senato) – si è reso conto di questo peggioramento, ha provveduto a far approvare – in sede di conferenza di servizi – un progetto di bonifica definitivo.
Detto progetto, in possesso anche della Regione Sardegna, non si è però mai attuato dal 2010 ad oggi.
Mistero della Fede: i contratti relativi alla prima bonifica propedeutica di 30 milioni di euro, ricercati in fase istruttoria dalla magistratura, sono stati – stranamente – dichiarati SCOMPARSI dalla Prortezione Civile.
Nel lodo arbitrale, si lamenta oggi la Regione, è stata decisa la restituzione dei beni alla Protezione civile e non alla Regione – (che ne è proprietaria ma non ne è mai venuta in possesso) – affermando così che la stessa Regione è estranea a tutta la contesa avanzata dalla Mita Resort.
Insomma: la Regione, non solo non cerca di chiarire ed intervenire per risolvere il problema, ma se ne lava le mani.
Nel Frattempo la protezione civile ha presentato ricorso, prolungando la vicenda giudiziaria e tagliando fuori – ancora una volta – la Regione Sardegna… mentre il Sindaco Comiti, così come ha dichiarato all’On.le Corda di 5 Srtelle in una sua missiva di risposta, è favorevole al pagamento del Lodo Arbitrale… per evitare, a suo modo di pensare, presunti e ulteriori ritardi.
Alla fine della fiera, così come apparentemente dimostrano i documenti ufficiali, l’Ente Regione ha dichiarato più volte di volersi fare carico della struttura ma, di fatto, ha anche manifestato chiaramente che non intende far pagare ai sardi i costi degli errori commessi da altri, dunque: la Regione non ha soldi per far ripartire l’ex Arsenale, ponendo a carico dello Stato tutte le incombenze del caso, altrimenti tutto resterà com’è… cioè un disastro a ciel sereno.
Ma questa Cricca che ha veramente truffato lo Stato e che si è mangiata tutti questi soldi pubblici, perché non la rincorre nessuno?…
Per fortuna rimane ancora in piedi l’istruttoria del Tribunale di Tempio Pausania, in cui risultano indagati, guarda caso, gli esecutori del misfatto, mentre l’ex capo della protezione civile Bertolaso ne è uscito indenne dopo aver dimostrato le chiare responsabilità penali dei veri malfattori che hanno truffato lo Stato… e dunque La Maddalena.
Nel frattempo, però, tutte le strutture dell’ex Arsenale ed ex Ospedale Militare continuano a subire grossi danni di deterioramento e gli immobili abbandonati continuano a sbricciolarsi giorno dopo giorno .
Leggendo questa lettera di diffida del nostro Sindaco Comiti, francamente, non riesco a capire quale obiettivo vorrebbe raggiungere a due mesi scarsi dalla fine del suo mandato e poi: si accorge solamente ora di essere stato preso in giro da tutti… nonostante sia stato più volte AVVISATO pubblicamente nel tempo…
dalle Iene (Italia 1)
da Striscia la Notizia (Canale 5)
da Panorama
dall’Espresso
da Report (Rai 3)
…e dall’Ingegnere Chimico Gian Carlo Fastame (maddalenino).
CHE LO STATO VENGA RISARCITO DA TUTTI I TRUFFALDINI CHE HANNO AFFONDATO LA MADDALENA!
Alla luce dei fatti che si configurano in un immensa “presa per il culo” irrimediabile e in un chiaro stile di scarica barile… di tutti questi chiacchieroni… mi domando:
Ma il nostro Sindaco Angelo Comiti, in corso d’opera G8, quando affermava ripetutamente, chiedendo peraltro fiducia ai suoi concittadini, che “la più grande bonifica di tutti i tempi, dove prima c’era una base sovietica di sommergibili nucleari dismessi, affermando che si sarebbe conclusa entro 45 giorni, con inizio a ottobre del …, anzi a gennaio del…, anzi entro fine primavera e che avrebbe prodotto finalmentela la famosa svolta epocale, passando da una economia militare ad una economia turistica quale volano di tutta l’economia dell’Isola…”
…Cosa faceva?
…quando si incontrava nelle Conferenze di Servizi con questa banda di imbroglioni… o quando si beatificava con i suoi pagetti alla Cena delle Beffe in Piazza Rossa chiusa ai maddalenini?
(…per il Waterfront… stendiamo pure un velo pietoso… di comicità…)
(Alberto Tinteri)
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