Dato per morto, ricompare dopo 10 anni. L’ex moglie “sorpresa”, ma in paese tutti dubitavano

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Il Caso

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REDAZIONE – Era sparito da casa, a Imola, 10 anni fa, lasciando lettere d’addio e biglietti in cui minacciava il suicidio. Dieci anni dopo è stato rintracciato a Patrasso, in Grecia. E’ la vicenda pirandelliana di Adamo Guerra, rappresentante di casalinghi oggi 55enne, dato per morto da tutti. Anche dall’ex moglie e da quelle figlie che aveva lasciato bambine. La sua auto, a una settimana dalla scomparsa, era stata ritrovata parcheggiata al porto di Ancona.

Sulle sue tracce si è messa la trasmissione tv “Chi l’ha visto?”, dopo che la moglie aveva presentato le pratiche di divorzio e aveva scoperto la verità sulla sorte del marito. L’uomo risultava vivo e iscritto dal 2022 all’Anagrafe Italiani residenti all’estero (Aire) in Grecia.

I conoscenti di Adamo Guerra, però, non hanno mai creduto alla sua morte. A Lugo di Romagna, la cittadina del Ravennate dove aveva sempre vissuto e dove era conosciuto per il suo negozio di casalinghi, tutti ammettono che dietro la “morte” dell’uomo ci fosse altro, che si fosse ricostruito una vita in Grecia tagliando i ponti con il passato.

Sorpresa, invece, si dice la ex moglie, Raffaella Borghi, che a quel suicidio aveva creduto davvero.

Al Corriere della Sera, che l’ha incontrata a Lugo di Romagna nel negozio di elettrodomestici in cui lavora, la moglie ha raccontato che quella che coinvolge l’ex marito è “una storia delicatissima“, spiegando che “io per prima sono la più sorpresa per quello che è successo“. E il padre di lei, Piero, ricorda che la sera prima della scomparsa, Adamo “era qui a mangiare da me, con le due bimbe, con la moglie, si rideva e si scherzava. Ma aveva già pianificato tutto, si vede”.

Il quotidiano ricorda anche che “pure l’ultimo articolo uscito sul Carlino nel 2013, alcuni mesi dopo la scomparsa, trattava delle indagini e chiariva che dopo il ritrovamento dell’auto nei pressi del porto di Ancona si puntava sull’allontanamento volontario“. Cosa che, a distanza di 10 anni, si è rivelata la pista giusta.

Nonostante abbia inscenato il suicidio e abbandonato i congiunti, dal punto di vista penale, Adamo Guerra in realtà non rischia nulla. Al Corriere della Sera, infatti, il procuratore di Ravenna, Daniele Barberini, precisa che l’unico reato che gli si potrebbe addebitare, quello di procurato allarme, “che va in prescrizione dopo quattro anni”. Ma di anni, ormai, ne sono passati 10.

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