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Droni. E’ necessaria l’autorizzazione

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Enac-drone

Anche La Maddalena ha il suo operatore droni certificato Enac

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LA MADDALENA – Secondo recenti dati statistici, l’Italia è il secondo paese al mondo per la presenza di aeromodelli e aeromobili a pilotaggio remoto, in parole povere di droni.

Usati per diletto o per lavoro, ormai questi sistemi sono una vera e propria realtà del nostro Paese; gli APR stanno rivoluzionando il mondo dell’aviazione, delle innovazioni ed i nuovi campi di utilizzo aumentano ogni giorno di più, tanto da aver fatto nascere l’esigenza di una legislazione dedicata che ne regolamentasse il corretto utilizzo, sanzionandone l’uso improprio e scorretto.

Così l’Ente Nazionale per l’Aviazione Civile (Enac) con la volontà di garantire una maggiore sicurezza delle persone, ha provveduto alla stesura di un Regolamento specifico, con prescrizioni che partono dalla classificazione degli APR secondo vari parametri fino alla omologazione dei piloti.

Prima di far decollare un drone bisogna sapere che esistono delle procedure su dove, come e chi può farli volare e devono essere rispettate.

In sintesi droni e piloti devono essere selezionati ed autorizzati da Enac per potere compiere qualsiasi attività in sicurezza.

Dopo il complesso e costoso iter formativo prescritto da Enac, Giorgio Borsari, ex Sottufficiale di Marina isolano d’adozione e modellista per passione, ha conseguito la certificazione divenendo il primo ed al momento unico, operatore autorizzato del territorio.

GIORGIO_BORSARI

Attestazione questa non di poca importanza perché, sebbene nell’immaginario collettivo il drone rappresenti uno strumento ludico, in realtà in base all’utilizzo che ne viene fatto, esso viene equiparato ad un vero e proprio aeromobile e per questo soggiace ad una ferrea disciplina.

Pure il codice della navigazione aerea nella nozione di aeromobile prevede i mezzi aerei a pilotaggio remoto. Ma i droni allora sono tutti aeromobili? Certamente no! Possiamo dividerli in due categorie: gli aeromodelli e gli aeromobili a pilotaggio remoto.

Gli aeromodelli possono essere impiegati solo in determinate condizioni, per fini ricreativi o sportivi, con scopi esclusivamente privati.

Solo gli Aeromobili a Pilotaggio Remoto (APR), risultati rispondenti ai richiesti requisiti, pilotati da operatori certificati, possono essere destinati ad effettuare operazioni di volo per fini commerciali e svolgere attività di impresa.

L’attenzione del legislatore, quindi, è stata rivolta proprio alla differenziazione tra “ droni modelli” e “droni professionali”, prevedendo la necessità di dotarsi dello specifico titolo abilitativo che da un lato garantisce il possesso di tutte le capacità tecnico-operative specialistiche richieste con particolare interesse agli elevati standard di sicurezza necessari, d’altro canto, consente di svolgere anche il lavoro aereo, inteso come quel complesso di attività commerciali che non abbiano per oggetto il trasporto di posta, merci o persone.

Perciò anche chi produce con droni filmati come quelli impiegati per spot pubblicitari, deve possedere la prevista certificazione.

É obbligatorio essere operatori autorizzati anche quando le immagini prodotte in volo durante attività ricreativa vengono successivamente cedute gratuitamente a professionisti che le renderebbero commerciabili e di conseguenza attinenti ad attività di lavoro conto terzi.

In sintesi, chi intenda pilotare un drone per scopi professionali, innanzitutto deve essere un operatore certificato ENAC e attenersi alle direttive impartite dallo stesso ente, pena l’applicazione di severe sanzioni.

Perfino il committente, nel caso di operazioni di volo per conto terzi, per non essere sottoposto a responsabilità e penalità economiche, deve accertarsi che l’operatore a cui intende affidarsi sia certificato e che lo stesso si attenga alle disposizioni vigenti, anche in materia di protezione dei dati personali.

Attenzione! I controlli, di quanto sopra descritto per l’applicazione delle sanzioni, vengono attuati dagli organi di vigilanza preposti, soprattutto tramite la rete internet.

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