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Emergenza Covid in Italia. La Sardegna prevede 2 Ordinanze

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LA MADDALENA – Sale a 1,5 l’indice Rt in Italia, e in Sardegna è al 1,16. L’Istituto superiore di sanità non nasconde la preoccupazione invitando tutti a stare a casa, per quanto possibile.

Il quadro è “complessivamente e diffusamente molto grave sul territorio nazionale con rischio di criticità importanti a breve termine in numerose Regioni/PA italiane“, scrive l’Iss nel monitoraggio settimanale. Guardando ai focolai sono complessivamente 7.625 quelli attivi, di cui 1.286 nuovi, numero per la prima volta in undici settimane in diminuzione (nella precedente settimana di monitoraggio erano stati segnalati 4.913 focolai attivi di cui 1.749 nuovi). Aumentano i focolai in cui la trasmissione potrebbe essere avvenuta in ambito scolastico, anche se la trasmissione intra-scolastica appare ancora limitata (3,5% di tutti i nuovi i focolai in cui è stato segnalato il contesto di trasmissione).

Alla luce dell’attuale situazione epidemiologica, “è importante limitare le uscite da casa allo stretto necessario“, ha detto il direttore generale della Prevenzione del ministero della Salute, Giovanni Rezza: “Fondamentale continuare a tenere comportamenti prudenti, quali il distanziamento fisico, l’uso costante delle mascherine e il lavaggio delle mani“.

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In Sardegna, impennata di contagi: si ipotizzano due ordinanze

Saranno almeno 2 le ordinanze che il presidente della Regione, Christian Solinas, emanerà tra oggi e martedì. Da quanto emerge, in seguito alla nuova impennata di contagi – (ieri un record da 349 casi) – e sulla scia di quanto già stabilito da altri governatori – verranno emanate restrizioni per contrastare la diffusione del Covid-19.

Una riguarderà la didattica a distanza per le superiori e l’università, nonché la previsione di un alleggerimento della capienza nel trasporto pubblico locale, e, ancora, una stretta generale sugli assembramenti, limitazioni ulteriori sugli sport di contatto, stop alle feste legate alle cerimonie.

Da definire le nuove misure per bar, pub e ristoranti che potrebbero essere oggetto di un secondo provvedimento da emanare a stretto giro, dopo una riunione del Consiglio regionale per permettere a Solinas di riferire sulla situazione.

Possibili inoltre limitazioni degli accessi nell’Isola via aria e via mare, ma compatibilmente con le decisioni nazionali, e in ogni caso questa misura potrebbe essere successiva.

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