Esercitazioni NATO in Sardegna
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Rassegna Stampa
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REDAZIONE – Si chiamano “Joint Stars 2023” (Jost 23) e “Noble Jump 2023” (Noju 23): sono le gigantesche esercitazioni che andranno in scena questa primavera nel poligono di Capo Teulada e nelle altre aree militari della Sardegna.
Lo rende noto il quotidiano L’Unione Sarda.
La seconda è della Nato. Sono «straordinarie opportunità» grazie alla «positiva ricaduta economica sul territorio che la presenza di migliaia di persone assicurerà con la fornitura di pasti, servizi di lavanderia, lavori edilizi per migliorare la ricettività». Ma anche per il turismo perché «il personale forestiero, dopo aver visitato i nostri territori, può poi ritornare sull’Isola per motivi privati e di piacere».
Ne sono sicuri i vertici delle Forze armate nell’Isola. I virgolettati sono tratti dal verbale dell’ultima riunione del Comipa, il comitato misto paritetico sulle servitù militari, chiamato a esprimersi sul calendario delle esercitazioni per il primo semestre dell’anno in corso. A intervenire, per difendere la bontà delle operazioni militari, sono stati rispettivamente l’ammiraglio di divisione Fabio Agostini e il generale di brigata Stefano Scanu.
Il cuore della riunione si era raggiunto quando ha preso la parola Agostini «per l’illustrazione della esercitazione interforze nazionale “Joint Stars 2023” (JOST 23) e internazionale “Noble Jump 2023” (NOJU 23), previste nei prossimi mesi di aprile e maggio».
È stato sottolineato «che l’esigenza delle Forze armate di addestrarsi deriva dalla necessità di essere sempre pronti ed efficaci per fronteggiare qualsiasi minaccia afferente alla sicurezza e alla salvaguardia del territorio e alla tutela degli interessi Nato e dell’Unione Europea».
La Noju23 era pianificata dal 2020: si terrà dal 27 aprile al 14 maggio e «sarà un’esercitazione logistica, che si svolge ogni anno in un paese diverso e consisterà nello schieramento di forze Nato allo scopo di verificare la capacità di movimento delle forze all’interno del territorio alleato. Nella parte finale sono previste anche delle esercitazioni a fuoco che», viene assicurato, «saranno disimpegnate nel pieno rispetto delle regole, dei protocolli e degli Stanag (Standardization Agriment) della Nato».
Gli aeroporti d’ingresso delle truppe saranno quelli di Elmas e Decimomannu e il porto utilizzato per l’afflusso di mezzi e materiali, con l’utilizzo di tre navi Ro-Ro, sarà quello di Cagliari, soprattutto, ma qualcosa passerà anche da Olbia.
Sono attesi circa 3mila uomini e parteciperanno Germania, Olanda, Lettonia, Grecia, Repubblica Ceca, Norvegia e Lussemburgo. Le aree interessate dall’esercitazione saranno i poligoni di Quirra e di Capo Teulada, la base aerea di Decimomannu e il sito di Alghero: l’esercitazione sarà gestita dal Comando Nato di Napoli.
Sulla Jost 23, collegata a quella Nato, l’ammiraglio ha spiegato che «il suo scopo è quello di migliorare la prontezza, l’integrazione e l’interoperabilità tra le Forze armate, gli altri enti deputati alla sicurezza e le altre organizzazioni pubbliche. Si svolgerà tra l’08 e il 26 maggio 2023 e sarà distinta in due fasi: la prima con la simulazione di una crisi umanitaria con la tutela del territorio nazionale, la seconda, più a carattere militare, dove si simulerà la necessità di difendere gli spazi dell’alleanza».
È stato assicurato che «entrambe le esercitazioni saranno condotte nel pieno rispetto delle norme di protezione previste per la popolazione e l’ambiente e verranno adottate tutte le misure necessarie per la salvaguardia delle aree in cui le attività si concentrano».
Per Agostini è necessario sottolineare «la positiva ricaduta economica sul territorio che la presenza di migliaia di persone assicurerà con la fornitura di pasti, servizi di lavanderia, lavori edilizi per migliorare la ricettività, tutti servizi forniti a livello locale».
Ha preso la parola anche il generale Scanu, che del Comipa è presidente. Il verbale spiega che la «straordinaria opportunità rappresentata da queste attività internazionali, con la possibilità che il personale forestiero, dopo aver visitato i nostri territori, possa poi ritornare sull’Isola per motivi privati e di piacere. Per quanto riguarda i comuni interessati, rimarca la positiva ricaduta economica derivante dai servizi logistici che saranno erogati in favore delle truppe e assicura il massimo impegno della Difesa in materia di difesa dell’ambiente».
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