Fabio Columbano: con noi cambia la politica

La Nuova Sardegna

BANNER_5stelle

Il candidato sindaco di 5 Stelle spiega i punti di forza di lista e programma. Duro giudizio sulla giunta Comiti e sui partiti che si nascondono dietro le civiche.

.

fabio columbanoLA MADDALENA – Ha sbattuto la porta in faccia ad alleanze e compromessi. Dna pentastellato puro. Ha rinunciato a volti da santino sicuri, a candidati utili solo per acchiappare voti per non sfigurare il volto genuino della politica dei 5 stelle. Fabio Columbano, 36 anni, guida la prima volta nell’isola del movimento di Beppe Grillo. Trasparenza, lavoro e un nuovo modo di amministrare sono le linee guida della sua squadra.

Qual è il punto di forza della sua lista e del programma?

Non siamo scesi a compromessi con nessuno, non abbiamo fatto alleanze con altri partiti né abbiamo voluto persone solo perché tiravano voti. Noi siamo l’espressione più vera e genuina della società. Il punto di forza del nostro programma è certamente l’attivazione dello sportello di raccolta delle opportunità finanziarie regionali, nazionali e comunali.

I vostri assessori saranno esterni, scelti dopo un colloquio in base a competenze e curriculum. Questo sistema non rischia di svilire il senso del voto, di chi ci mette la faccia candidandosi?

Assolutamente no. La linea politica sarà sempre dettata da noi. Gli assessori saranno come dipendenti pubblici, con una indennità-stipendio. Dovranno dimostrare di avere competenze, ma anche di conoscere e condividere la filosofia del movimento 5 stelle. E questo non perché all’interno della lista non ci siano persone capaci di fare gli assessori. A noi interessa trovare soluzioni per i problemi della città, non prendere stipendi o attaccarci a una poltrona.

Mi dica un difetto e un pregio delle liste concorrenti.

Di difetti potrei farne un lungo elenco. Mi limito a dire che nessuna lista ha avuto il coraggio di mettere il simbolo dei partiti di appartenenza. I candidati si sono nascondi dietro una civica forse per rifarsi una verginità politica. Quando poi è evidente che sono liste di destra e di sinistra. Un pregio? Hanno cercato di rinnovare i candidati e abbassare l’età media. Ma di questo ce ne prendiamo il merito noi.

Qual è la vostra posizione sul Parco?

Apriremo un tavolo di trattativa con il Parco, non andremo al muro contro muro come è successo negli ultimi anni. Un ente di tutela del territorio è necessario, ma devono essere ridotti alcuni vincoli che spesso diventano paradossi.

Che giudizio esprime sugli ultimi 10 anni di amministrazione?

Sicuramente non positivo. Il sindaco uscente si è dovuto caricare un fardello con molte emergenze non di sua competenza. Ma questa non è una giustificazione. Il mancato sviluppo di La Maddalena non è certo dovuto solo al G8 mai realizzato. L’ex ospedale militare non è della Marcegaglia e in tutto questo tempo non è stato messo in campo alcun progetto di rilancio turistico, di promozione, di valorizzazione del patrimonio culturale e immobiliare.

La prima cosa che farà se sarà eletto sindaco?

Istituirò lo sportello comunale delle opportunità finanziarie che non si baserà solo sui fondi per piccole e medie imprese. La Sardegna non distribuisce soldi spesso per mancanza di pratiche o pratiche fatte male. Metteremo a disposizione un team di professionisti in questa delicata fase.

Chi vince le elezioni?

Moralmente le abbiamo già vinte noi. In due anni siamo riusciti a piantare il seme del rinnovamento, una nostra battaglia a livello nazionale. E abbiamo fatto un programma con i cittadini per i cittadini.

.

.

.

.

.

[ti_audio media=”3667″ autoplay=”1″]