
Fabio Lai, dietro le quinte

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(da La Nuova Sardegna)
I malumuri già dopo l’estate, poi il caos dopo il deposito Ciclat
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LA MADDALENA – Come un fiume sotterraneo i malumori di maggioranza hanno eroso i rapporti, indebolito le poltrone, scavato le distanze.
Una crisi interna latente, ufficiosa, iniziata la fine dell’estate scorsa.
I protagonisti sono noti:
- Da un lato l’ex vicesindaco Fabio Lai;
- Dall’altro il resto della maggioranza;
- Al centro le discussioni sui pochi risultati raggiunti.
Da qui lo scontro tra una visione dell’azione amministrativa da rullo compressore e una più lenta, nel rigido rispetto delle regole.
Ma c’è anche il deposito dei furgoni dei rifiuti.
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Nel mese di dicembre, l’amministrazione aveva individuato, in un terreno privato in via Aldo Moro, la destinazione del deposito dei furgoni della Ciclat. Il contratto imponeva all’azienda di avere un deposito sicuro dei mezzi di lavoro.
Il quartiere, un mix di case e attività commerciali, apprende la scelta del Comune quando ormai la destinazione del deposito è stata decisa e il contratto tra Ciclat e privato viene firmato.
Fabio Lai, che nella zona di via Aldo Moro è di casa, non condivide questa scelta, di cui sostiene che nessuno in maggioranza gli abbia mai parlato. Prova a chiedere il trasferimento fuori dal centro urbano dei furgoni dei rifiuti, ma non c’è nessun arretramento di posizione.
Alla fine del mese, in Comune viene protocollata una lettera di protesta dei residenti e dei proprietari dei negozi: tutti sostengono che il deposito sia un danno le attività commerciali è un disturbo alla quiete.
In quel momento Fabio Lai ha i pieni poteri del sindaco. Il primo cittadino Luca Montella, prima di partire in vacanza, gli ha consegnato le chiavi del comune.
Fabio Lai accoglie le proteste e firmò un’ordinanza (urgente) in cui vieta i depositi dei mezzi di lavoro della Ciclat, non solo in via Aldo moro ma anche in tutto il centro urbano.
Al rientro di Montella, in maggioranza sono già con gli elmetti e il sindaco protocolla una lettera in cui comunica al dirigente di non poter assumere posizioni sulla vicenda. Ciò perché in passato, nella sua veste di avvocato, aveva avuto rapporti con il privato, dunque, per una questione morale che è reale, comunica la sua impossibilità a intervenire.
Nel frattempo è il caos:
- La Ciclat impugna l’ordinanza di Fabio Lai e lo fa anche il privato.
- Il caos del deposito apre il vaso dei veleni cresciuti maggioranza.
- L’ordinanza è illegittima e viene ritirata ai primi di marzo.
- Intanto prosegue lo scontro di vedute su tempi e modi dell’azione amministrativa.
- Fabio Lai chiede più dinamismo sull’Ospedale e in generale nell’approccio amministrativo.
- Il resto della maggioranza ribadisce l’esigenza del rispetto delle regole sempre, anche a costo di tempi lunghi.
Ed ecco che il mal di pancia diventa una colica… e ieri la medicina del rimpasto… (Fabio Lai viene sollevato dal suo incarico di vice-sindaco e prende il posto dell’assessore Massimiliano Guccini… con uno strategico change le dame… del Mago di Oz.)
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