Falsifica i documenti per il matrimonio: si “toglie” 15 anni di età

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IL CASO – E’ accaduto in un paese della provincia di Bergamo. Ma all’attento impiegato comunale non sono sfuggiti alcuni elementi che gli hanno fatto sorgere il dubbio sulla vera età di una futura sposa.

La donna, insieme al fidanzato, si è recata in municipio per preparare le pubblicazioni di matrimonio ma, hanno accertato poi gli agenti della Polizia locale, ha falsificato la carta d’identità togliendosi 15 anni. In pratica sul documento aveva circa 30 anni, nella realtà invece ne aveva 45.

Quando l’impiegato ha fatto notare che dalla banca dati risultava come veritiera quest’ultima età, la donna ha spiegato che quella era in realtà sua zia, nata nello stesso giorno, nello stesso luogo, ma tre lustri prima.

Questo non ha convinto il dipendente che ha preso tempo avvisando la polizia locale.

La futura sposa, racconta la stampa locale, è poi tornata dopo qualche giorno col fidanzato e le sono stati chiesti di nuovo i documenti, questa volta alla presenza di un agente in borghese. La donna, di tutta risposta, ha detto di aver dimenticato tutto a casa, compreso il codice fiscale e ha mandato il compagno a recuperarli.

Dopo essere stati riesaminati dai funzionari del Comune, si presenta la nuova contestazione, questa volta ufficiale, sulla veridicità della documentazione presentata. Ma lei a quel punto si è pure arrabbiata, abbassandosi la mascherina e chiedendo ai presenti: “Secondo voi quanti anni ho?”. Ma i pubblici ufficiali l’’hanno messa alle strette e lei ha consegnato la patente che riportava la vera data di nascita.

Inevitabile una denuncia per contraffazione di documento, false dichiarazioni, tentata truffa a pubblico ufficiale.

Il fidanzato non si sa come l’abbia presa, fatto sta che le pubblicazioni sono state annullate.

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