
G7 in Sicilia. Il NO dei Maddalenini

La Nuova Sardegna
I partiti: una beffa.
Il governatore: la candideremo per altri eventi
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CAGLIARI – ANSA – Ora è ufficiale: la sede del G7 sarà in Sicilia, lo ha annunciato il premier Renzi in volo da Roma a Tokyo: «Il G7 del 2017 – ha detto – l’organizzeremo in Sicilia, a Taormina». Nulla da fare, dunque, per la candidatura di La Maddalena, su cui contavano le istituzioni regionali per il rilancio e lo sviluppo della cittadina dopo lo “schiaffo” del mancato G8 del 2009. Ora quelle strutture sono in completo abbandono, le bonifiche vanno a rilento e l’ìntera economia del territorio soffre e fatica a risollevarsi.
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PIGLIARU. INTERESSA DI PIU’ LO SBLOCCO CANTIERE
“Come abbiamo detto più volte, a noi interessa che il cantiere di La Maddalena sia tra i primissimi da sbloccare in Italia. Il G7 era stato presentato come un’opportunità per raggiungere l’obiettivo, ma non è certo l’unica”. Così il governatore della Sardegna, Francesco Pigliaru, commenta la scelta della Sicilia per ospitare il vertice dei leader mondiali, annunciata oggi dal presidente del Consiglio Matteo Renzi.
“Il Governo – sottolinea il presidente della Regione – ha cominciato già qualche settimana fa a mantenere gli impegni presi con noi: 15 milioni per il recupero edilizio nell’ex Arsenale sono un primo importante passo. Sappiamo che altre risorse arriveranno a breve. Ma sappiamo anche che il piano di sviluppo dell’Isola deve essere portato avanti rapidamente, e per farlo è necessario trovare un modo che garantisca certezza di tempi. Crediamo indispensabile candidare La Maddalena a un importante evento internazionale – ribadisce Pigliaru – Come abbiamo detto e dimostrato, c’è solo l’imbarazzo della scelta”.
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INDIPENDENTISTI ALL’ATTACCO
L’assessore dei Lavori Pubblici e leader del Partito dei Sardi, Paolo Maninchedda, non usa mezzi termini. “Come avevo detto a suo tempo, censurato da molti, è un dovere dei sardi diffidare delle istituzioni italiane, che ormai non hanno neanche il buon gusto di spiegare le loro ragioni in incontri istituzionali, ma le fanno sovranamente dall’aereo regio – attacca l’esponente della Giunta Pigliaru – La Sardegna dovrà mettere a posto La Maddalena facendone una grande esperienza di indipendenza e non di questua. Sappiamo farlo, possiamo farlo e sarebbe una grande lezione morale da dare a chi non sente il dovere di rimediare al danno arrecato ad
uno dei posti più belli al mondo”.
Pierfranco Zanchetta, maddalenino e consigliere regionale dell’Upc è stato duro: «Purtroppo abbiamo a che fare con un Governo inaffidabile, mentre una Regione supina e credulona subisce ancora senza colpo ferire. È vergognoso che lo Stato responsabile del disastro di La Maddalena, si lavi ancora le mani delle bonifiche e riempia solo i nostri fondali inquinati con un’altra clamorosa beffa».
. «L’esclusione di La Maddalena – ha scritto – mortifica le aspettative giustificate e create dallo stesso Governo. In attesa di conoscere le motivazioni di questa esclusione, ribadisco il disappunto per una scelta che non riconoscere l’esigenza di un giusto risarcimento dopo lo scippo compiuto da Berlusconi otto anni fa».
Marcello Orrù del Psd’Az: «A essere sconfessato da Renzi prima di tutti è il governatore della Sardegna, che mesi fa, in Consiglio, aveva parlato del forte interessamento del Governo per La Maddalena e invece è arrivato solo l’ennesimo schiaffo».
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