POLITICA

G8 La Maddalena. Interpellanza di Uras e Capelli

La Nuova Sardegna

Intervento parlamentare sul degrado dell’ex Arsenale

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Uras_LucianoRoberto_Capelli_daticameraROMA – “Il mancato evento del Vertice G8 è costato ben un miliardo di euro di soldi pubblici. Si tratta di una storia di straordinaria follia sulla quale governo e parlamento devono accendere un faro. Chiediamo ai ministri competenti di venire a riferire nella aule parlamentari di Camera e Senato”: Lo hanno detto il senatore Luciano Uras (SEL) e Roberto Capelli (CD), in una conferenza stampa alla Camera, sullo stato di abbandono in cui versano le aree de La Maddalena, sito scelto per ospitare il vertice del G8 del 2009, poi spostato a L’Aquila. I due parlamentari sardi, che hanno presentato un’interpellanza al Senato e un’interrogazione alla Camera sul tema dello sperpero di denaro pubblico e sulle iniziative che il Governo ha intenzione di mettere in campo per sistemare un’area da anni totalmente abbandonata, hanno denunciato: “Soltanto per la realizzazione degli edifici e delle costruzioni annesse sono stati spesi oltre 500 milioni, dei quali 100 milioni di fondi FAS sottratti alla Regione. E complessivamente almeno altri 500 milioni di denaro pubblico verranno spesi per mettere in funzione l’intera struttura ad oggi lasciata in totale abbandono, in balìa di eventi atmosferici e atti di vandalismo”.

“La memoria storica ci aiuta a capire: il governo Prodi decise di tenere il G8 alla Maddalena in

Sardegna. Pensarono di ristrutturare il vecchio arsenale, in modo che fosse anche un volano per lo sviluppo. Il porto viene ampliato: oggi può ospitare le navi dei miliardari che girano per il mondo, con 6 posti barca per imbarcazioni fino a 100 metri”. Successivamente Berlusconi che “non ha mai gradito di dover confermare la scelta de La Maddalena, ha dato il via al percorso della banda Bertolaso-Balducci e company. I costi lievitano in questo modo da 200 mln a 327 solo per il recupero immobiliare. L’opera si conclude nei tempi. Ma si decide di tenere il G8 all’Aquila, dopo il terremoto”. Successivamente la gestione degli immobili passa alla Mita del gruppo Marcegaglia. “La protezione civile – spiegano – a quel punto rinegozia gli accordi: la durata sale a 40 anni di concessione e l’una tantum dovuta da Marcegaglia scende a 31 milioni rispetto al precedente canone di 40. A questi soldi si aggiungono, infine, i 39 mln di euro pagati dallo stato per il risarcimento alla Marcegaglia a causa del mancato guadagno, visto che il mare antistante era inquinato. Un particolare: l’inquinamento deriva dal fatto che gli amici Bertolaso e company hanno scaricato a mare i residui della ristrutturazione”.

Tante le domande che Uras e Capelli rivolgono al governo. Ma il quesito principale riguarda i fondi:Chi ha guadagnato realmente e chi ci ha perso. Una cosa e’ certa: a pagare sono le famiglie sarde”.

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E da Cagliari interviene anche il Consigliere regionale Pierfranco Zanchetta

PIERFRANCOZANCHETTACAGLIARI – “Apprezzo molto l”iniziativa di Uras e Capelli, che rappresentano degnamente la Sardegna rivendicando le aspettative dei maddalenini, pero’ devo sottolineare che siamo in ritardo rispetto ad azioni che andavano condotte molto prima. Non sto imputando nessuna responsabilita” a loro, ma dal 2009 fino ad oggi, ho “sentito” il silenzio di molti parlamentari sardi sulla questione dello scandalo del G7 La Maddalena. Nessuno si e” mai occupato della questione se non marginalmente”.

Cosi’ il consigliere dell”Upc Pierfranco Zanchetta, dopo la conferenza stampa di oggi alla Camera dei deputati di Sel Luciano Uras e di Centro Democratico Roberto Capelli. “È necessario fare sicuramente chiarezza su come sono stati utilizzati i soldi, e di questo se ne occupera” la magistratura, anche se temo che finira” in prescrizione – aggiunge Zanchetta-. Ma e” ancora piu” importante che il governo assuma l”iniziativa e ricompensi La Maddalena, come sta facendo con impegno il presidente Francesco Pigliaru, per fare in modo che l”isola ottenga il G7″.

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