G8. L’udienza il 1° aprile

Rassegna Stampa – La Nuova Sardegna

Mancate bonifiche. In 17 accusati di falso e inquinamento terrestre e marino.

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La Regione e il Comune di La Maddalena sono parte civile

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balducci_01TEMPIO – L’udienza preliminare per la “Cricca della Ferratella” sulle mancate bonifiche previste per le infrastrutture che dovevano ospitare, nel 2009, il G8 nell’isola di La Maddalena è stata fissata per il primo aprile prossimo. E non si tratta di un pesce d’aprile, ma dell’avvio del processo che vede indagati diciassette tra dirigenti statali, imprenditori e professionisti che si occuparono di bonificare le aree terrestri e marine adiacenti al Main Center, il cuore delle infrastrutture che dovevano ospitare i grandi della Terra. Il pm Riccardo Rossi, nel luglio scorso, aveva sollecitato l’archiviazione dell’ex capo della protezione civile Guido Bertolaso (assistito dai penalisti sassaresi Agostinangelo Marras e Mattia Doneddu) del capo struttura per il mancato G8 Fabio De Santis e di Damiano Scarcella, un ricercatore assunto a tempo determinato dall’Icram, mentre ha chiesto il rinvio a giudizio (che PM_ROSSIsaràdiscusso davanti al gup Vincenzo Cristiano) dell’ex presidente del consiglio superiore dei lavori pubblici Angelo Balducci, del suo braccio destro Mauro Della Giovampaola, dei responsabili delle imprese appaltanti e altre 12 persone, tutte indagate nell’ambito delle mancate bonifiche per il G8 maddalenino.

Guido Bertolaso, stando alle conclusioni del pm, aveva delegato a soggetti diversi gli incarichi operativi, passati al vaglio anche economico di una commissione di collaudo che approvò quei lavori. Commissione di cui facevano parte il presidente Patrizio Cuccioletta, 70 anni di Roma, già magistrato delle acque di Venezia, arrestato per lo scandalo Mose e corso a patteggiare la pena davanti ai giudici; la segretaria generale dei lavori pubblici Valeria Olivieri, componente della commissione di collaudo, così come l’ingegnere catanese ma residente a Torino Giuseppe Andrea Ferro, e il segretario della commissione, Luciano Saltari.

I capi d’accusa variano dalle demolizioni abusive al falso in atti pubblici, oltre che inquinamento ambientale e marino. Un “sistema gelatinoso”, che lo definì il gip di Perugia, che costò all’erario 420 milioni di euro e lasciò nell’isola di La Maddalena immensi danni ambientali e all’ecosistema marino.

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